È stato decapitato uno dei due ostaggi giapponesi nelle mani dell'Isis.
Lo riferisce il Site, il sito Usa di monitoraggio dei jihadisti sul web.
«Guardate la foto del mio compagno di prigionia Haruna massacrato nella terra dell'Isis. Eravate stati avvertiti». Queste le parole pronunciate dal giornalista Kenji Goto Jogo, il secondo ostaggio giapponese ancora in vita nel video di cui riferisce il Site. L'ostaggio ucciso era un contractor. Nel video, che dura due minuti e 56 secondi, Kenji Goto Jogo presenta la nuova richiesta dei suoi rapitori: il rilascio dell'aspirante kamikaze «Sajida al-Rishawi», in carcere in Giordania.
Il premier giapponese Shinzo Abe ha definito il video «imperdonabile e oltraggioso», e poi ha chiesto il «rilascio immediato» dell'altro ostaggio.
L'appello della madre. «Per favore, lasciate andare mio figlio». Questo l'ultimo appello lanciato ieri da Junko Ishido, madre del giornalista giapponese sequestrato dallo Stato Islamico, che ha implorato nel corso di una conferenza stampa a Tokyo che venga salvata la vita del figlio. La donna si è rivolta anche al governo giapponese perché faccia di tutto «per salvare la vita di Kenji», lamentando di non essere mai stata contattata dalle autorità. «Kenji non è un nemico dello Stato Islamico, era partito soltanto per salvare il suo amico», ha detto, riferendosi a Yukawa. La donna ha infine dichiarato di aver parlato con la nuora per la prima volta dopo molto tempo e di aver appreso con sorpresa di essere diventata nonna due settimane fa.