La Nuova Zelanda è stata colpita dal più grave attacco hacker della storia del Paese, che ha fermato interi ospedali. Quasi nelle stesse ore, in Irlanda, succedeva la stessa cosa: i sistemi sanitari hanno bloccato Rotunda Hospital di Dublino, il National Maternity Hospital, il St Columcille’s Hospital, il Children’s Health Ireland (Chi) del Crumlin Hospital e l’UL Hospitals Group, coinvolgendo più di 146mila persone impiegate nel settore sanitario.
Gli staff degli ospedali di Waikato, Thames, Tokoroa, Te Kuiti e Taumarunui, che si trovano tutti in Nuova Zelanda, sono stati costretti a tornare all’utilizzo di carta e penna.
In Irlanda i cybercriminali che hanno chiesto 20 milioni di dollari per ripristinare i sistemi e hanno fatto trapelare online le informazioni private dei pazienti. Al momento non è stato possibile collegare i due attacchi.