Guerra Ucraina, rabbia degli alleati contro Scholz: «Ha parlato delle operazioni Nato a Kiev»

Il Cancelliere è accusato di aver messo in pericolo la sicurezza di Francia e Regno Unito

Sabato 2 Marzo 2024
Guerra Ucraina, rabbia degli alleati contro Scholz: «Ha parlato delle operazioni Nato a Kiev»

Olaf Scholz è «l'uomo sbagliato, al posto sbagliato, nel momento sbagliato». Non distenderà i rapporti già tesi tra Gran Bretagna e Germania questa dichiarazione dell'ex ministro Ben Wallace che ha accusato il Cancelliere tedesco di aver minato la sicurezza europea svelando dettagli su uomini e mezzi inviati in Ucraina.

Ma cosa ha detto Scholz di così grave? Facciamo un passo indietro.

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Gli aiuti all'Ucraina, cosa ha detto Scholz

A scatenare la rabbia è stato il fatto che durante il dibattito sulla consegna dei missili da crociera “Taurus” all'Ucraina,Scholz abbia parlato pubblicamente dei compiti segreti svolti dai soldati francesi e britannici nella guerra in Ucraina. Secondo il Cancelliere, entrambi i paesi (Regno Unito e Francia) stanno aiutando l’Ucraina a lanciare missili cruise contro obiettivi russi.

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Le parole della discordia

Scholz ha proninciato questa dichiarazione: «Quello che gli inglesi e i francesi stanno facendo in termini di controllo degli obiettivi e l’accompagnamento del controllo degli obiettivi non può essere fatto in Germania». Cosa intendeva? Cosa possono fare francesi e inglesi che i tedeschi non possono permettersi? Parlava di spiegamento di soldati nel territorio ucraino, uno scenario non escluso dal presidente Macron. Scholz ha frenato su questa ipotesi e ha detto che per schierare gli uomini della Bundeswehr ci vorrebbe un mandato del Bundestag. I parlamentari tedeschi voterebbero quindi se inviare personale e ogni tentativo di segretezza riguardo uomini da inviare, o già inviati, verrebbe così meno. Gli inglesi e i francesi non sono soggetti a questa restrizione parlamentare ma è anche vero che inglesi e francesi non avevano mai confermato pubblicamente che i loro soldati fossero coinvolti nella selezione degli obiettivi militari. Ecco spiegata la rabbia di Wallace nei confronti di Scholz.

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Perché gli alleati si sono divisi

In sostanza Scholz avrebbe parlato troppo su affari e questioni su cui, reputano i capi di governo britannico e francese, sarebbe meglio non fornire dettagli pubblicamente. Quanto meno per non fornire benzina a Putin nei suoi strali quotidiani anti Nato. Alicia Kearns, presidente della commissione per gli affari esteri della Camera dei Comuni inglese, ha dichiarato: «I commenti di Scholz sono irresponsabili e uno schiaffo in faccia agli alleati». «Si tratta di un palese abuso dell’intelligence», ha affermato il deputato conservatore Tobias Ellwood, ex presidente del comitato di difesa. Scholz voleva forse distrarre dall'esitazione della Germania nel dotare l'Ucraina dei missili Taurus?

 

La questione missili: cosa c'entrano 

Facciamo un ulteriore passo indietro. La settimana scorsa il Parlamento tedesco ha respinto una mozione dell'opposizione che chiedeva la consegna all'Ucraina dei missili balistici Taurus. Secondo l'agenzia Dpa, la mozione - presentante dal centro-destra - è stata respinta con solo 182 voti favorevoli e 480 contrari. La proposta dell'opposizione nasce dalla decisione del cancelliere Olaf Scholz di bloccare le spedizioni di missili di fabbricazione tedesca in Ucraina per il timore che le armi a lungo raggio possano essere utilizzate per colpire all'interno della Russia e potenzialmente intensificare il conflitto. Il leader della Cdu, Friedrich Merz, aveva invitato la coalizione che sostiene Scholz a rompere con il cancelliere e ad appoggiare la mozione. «L'Ucraina non sta ancora ricevendo tutto il materiale di cui ha urgentemente bisogno per respingere efficacemente l'aggressione russa», ha dichiarato. Gran Bretagna e Francia hanno invece fornito missili cruise all’Ucraina. Il modello britannico “Storm Shadow” e il tipo francese “Scalp” sono in gran parte identici nella costruzione, mentre il Taurus tedesco ha una portata più lunga e un maggiore potere di penetrazione. 

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Perché le parole di Scholz sono considerate irresponsabili dagli alleati

Un portavoce del Ministero della Difesa britannico si è precipitato a contraddire l'affermazione del Cancelliere secondo cui gli inglesi erano coinvolti nell'attacco: «L'uso di 'Storm Shadow' da parte dell'Ucraina e le sue procedure di targeting sono una questione di competenza delle forze armate ucraine». Un tentaivo di ridimensionare le parole di Scholz e calmare le acque. Ma allora ci sono uomini dell'alleanza atlantica in Ucraina? Questione spinosa.

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Consiglieri e addestratori

Nessuno sa al momento quanti consiglieri militari dei paesi della Nato siano attivi in ​​Ucraina, ha detto Rym Momtaz, esperto militare presso l'Istituto internazionale per gli studi strategici (IISS) di Londra. Il governo britannico ha recentemente rifiutato l'invio di truppe da combattimento in Ucraina, ma ha riconosciuto che c'è un piccolo numero di personale «di cui disponiamo nel paese per sostenere le forze armate ucraine». Anche l'Italia ha dato un contributo nell'addestramento dei piloti ucraini. Ma è una questione spinosa che i leader politici non hanno interesse a pubblicizzare troppo. Le dichiarazioni di Scholz hanno dimostrato «che non si occupa solo di fatti pericolosi, ma spesso anche di fatti falsi», ha criticato l'ex ministro inglese Wallace. L’esperto di sicurezza francese François Heisbourg ha accusato il Cancelliere sulla piattaforma X (ex Twitter): «Sembra che Scholz si preoccupi tanto poco (o anche meno) dei suoi alleati britannici quanto di quelli francesi».

 

Scholz: «La Germania non invierà truppe in Ucraina»

Su un punto nessuno dissente da Scholz: tutti i partner dell’alleanza condividono l’obiettivo di evitare una partecipazione diretta alla guerra. Proprio oggi a Roma al congresso del PSE il Cancelliere tedesco ha dichiarato che la Germania non invierà truppe in Ucraina. «Faremo di tutto per impedire questa evoluzione», ha detto. «In questo mondo in trasformazione gli europei devono muoversi insieme: l'economia sociale di mercato resta un modello unico di successo nel mondo», ha aggiunto. 

L'intervento diretto della Nato non è nei piani immediati anche se viene agitata come extrema ratio. Lo ha detto molto chiaramente l'americano Austin. Proprio per questo motivo, le informazioni sulla presenza di personale militare occidentale a Kiev e in altre parti del Paese sono strettamente confidenziali. È chiaro che il personale schierato non prenderà parte alle operazioni di combattimento. Piuttosto, la missione è fornire all’Ucraina consulenza e informazioni militari. Il giornale tedesco Handelsblatt riporta un retroscena sul personale britannico che sarebbe coinvolto nella selezione degli obiettivi per i missili da crociera: «apparentemente una misura precauzionale per garantire che non vi sia un'escalation indesiderata», si legge. Ad esempio, quando l’Ucraina attacca obiettivi altamente sensibili, come membri di alto rango del governo russo o centri di comando delle forze nucleari.

Perché questi attriti politici non fanno bene alla Nato e favoriscono Putin

La disunità delle più importanti potenze europee favorisce il regime russo. In risposta al dibattito sulle truppe di terra occidentali avviato  dal presidente francese Emmanuel Macron, il presidente Vladimir Putin giovedì ha infatti promesso al suo paese un conflitto prolungato con gli stati della Nato e ha minacciato una guerra nucleare nel suo discorso sullo stato della nazione.

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Putin ha ripetutamente minacciato l’Occidente con l’arsenale nucleare russo, il più grande del mondo, se interviene nella guerra.

Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 11:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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