La fregata Fasan nel Mar Rosso: le armi, il sistema Bomb-Jammer e la missione della nave italiana nell'operazione Prosperity Guardian

Martedì 19 Dicembre 2023 di Simone Pierini
La fregata Fasan nel Mar Rosso: le armi, il sistema Bomb-Jammer e la missione della nave italiana nell'operazione Prosperity Guardian

L'Italia accelera l'invio della fregata europea multi missione Virginio Fasan nel Mar Rosso. La nave da guerra della Marina si unisce quindi alle forze degli Stati Uniti guidate dalla portaerei Eisenhower e dal suo gruppo di attacco nell'operazione Prosperity Guardian, una coalizione anti Houthi, i ribelli yemeniti armati dall'Iran che stanno alzando la tensione nell'area con continui attacchi a navi mercantili. L'invio della fregata era inizialmente previsto per il prossimo febbraio nell'operazione diplomatico europea e anti pirateria denominata 'Atalanta' ma è stato anticipato ai prossimi giorni: il 24 dicembre la nave dovrebbe attraversare il canale di Suez. La decisione è emersa dopo un video collegamento a cui hanno partecipato il ministro alla Difesa Guido Crosetto e il segretario alla Difesa degli Stati Uniti d'America, Lloyd Austin, in merito alla sicurezza nel Mar Rosso, dove vengono condotti attacchi mercantili da parte degli Houthi.

La sua missione è di deterrenza e non di attacco. Le sue regole di ingaggio si limitano all'autodifesa, possono quindi rispondere ad eventuali attacchi di droni e missili nemici. 

La mappa delle navi da guerra nel Mar Rosso, dalla portaerei Eisenhower alla fregata Fasan italiana (in arrivo): ecco la coalizione anti Houthi

Le armi della Fasan

La nave Virginio Fasan (F 591) è la seconda delle fregate classe FREMM (Fregate Europee Multi Missione) e la prima in configurazione ASW (Anti Submarine Warfare); l’Unità, costruita nello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso, è stata varata il 31 marzo 2012 e successivamente trasportata allo stabilimento del Muggiano per il completamento dell’allestimento e le prove di collaudo. La Fasan è stata consegnata alla Marina Militare il 19 dicembre 2013. A bordo è presente un equipaggio di 167 persone. Il suo armamento è composto da 2 76/62 SRDF con kit Davide; 2 mitragliere OtoBreda da 25 mm. S/A SAAM-ESD con 1 lanc. Vert. 16 celle per Aster 15/30; S/S Teseo Mk2a. G.E.: 2 SCLAR-H e 2 ingannatori; 2 lanc. per MU-90; 2 missili MILAS; 2 contromis. AS. 1 EH-101 e 1 SH-90 o 2 SH-90. 

Il sistema Bomb-Jammer

A bordo della Fasan, così come nella maggior parte delle navi da guerra, sono presenti i dispositivi Bomb-Jammer.  Si tratta di generatori di onde elettromagnetiche in grado di disturbare le frequenze sulle quali sono tarati. Impediscono in un certo raggio non solo la trasmissione di dati dei telefoni cellulari ma anche i segnali tra dispositivi che usano protocolli di comunicazione a radiofrequenza. Il Bomb-Jammer militare trae origine dalle Forze Armate americane che durante i conflitti mediorientali fecero massivo usi di questi disturbatori per impedire l’innesco di ordigni esplosivi tramite l’ausilio dei segnali Gsm che partivano dai telefoni cellulari dei terroristi. Nessun innesco, nessuna esplosione. 

La missione

«Durante il colloquio con il segretario alla Difesa degli Stati Uniti è stato affermata l'importanza del principio di libera navigazione, valutato l'impatto sul commercio internazionale e discusse le possibili opzioni per garantire la sicurezza delle rotte marittime al fine di prevenire ripercussioni sull'economia internazionale, con pericolose dinamiche sui prezzi delle materie prime. L'Italia farà la sua parte, insieme alla comunità internazionale, per contrastare l'attività terroristica di destabilizzazione degli Houthi, che abbiamo già condannato pubblicamente, e per tutelare la prosperità del commercio e garantire la libertà di navigazione e il diritto internazionale». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto a seguito del video collegamento con il segretario alla Difesa degli Stati Uniti d'America, Lloyd Austin.

Il pattugliamento

«È necessario aumentare la presenza nell'area al fine di creare le condizioni per la stabilizzazione, evitare disastri ecologici e prevenire, inoltre, una ripresa della spinta inflazionistica» ha aggiunto il ministro. Nelle prossime ore l'Italia invierà quindi nel mar Rosso la Fremm (fregata europea multi-missione) 'Virginio Fasan', entrando a far parte dell'operazione 'Atalanta' (a cui l'Italia già partecipa dal 2009 assieme ad altri Paesi), in supporto esterno alla missione diplomatica europea che prevede il pattugliamento delle zone marittime tra il mar Rosso, il Golfo di Aden e l'Oceano Indiano, allo scopo di proteggere il transito delle navi mercantili.

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