Biden e le elezioni Usa 2024: «Se non ci fosse Trump non so se mi ricandiderei per la presidenza»

Lo ha detto parlando ad un evento di raccolta fondi a Boston.

Mercoledì 6 Dicembre 2023
Biden e le elezioni Usa 2024: «Se non ci fosse Trump non so se mi ricandiderei per la presidenza»

Joe Biden ha ammesso che se non ci fosse Donald Trump forse non correrebbe per il 2024. «Non so me mi ricandiderei», ha detto parlando ad un evento di raccolta fondi a Boston.

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«Non possiamo lasciarlo vincere», ha detto ancora Biden parlando di Trump.

Il presidente 81enne ha ribadito che il tycoon rappresenta un forte rischio per la democrazia americana.

Biden e la ricandidatura

Intanto il sostegno incondizionato ad Israele nella guerra a Gaza e il rifiuto di premere sul governo di Benyamin Netanyahu per un cessate il fuoco permanente stanno costando a Biden il sostegno degli araboamericani e potrebbero rivelarsi fatali nelle presidenziali del prossimo anno, soprattutto negli Stati in bilico. Il malcontento nei confronti delle politiche del commander-in-chief dopo la reazione israeliana agli attacchi di Hamas va avanti da settimane e nel weekend è culminato in una manifestazione a Dearbon, la città più musulmana nello Stato più musulmano d'America, il Michigan. Qui abitano 211.405 araboamericani e qui Biden vinse nel 2020 grazie al loro voto. La protesta, sotto lo slogan "Abandon Biden", si è estesa anche a Minnesota, Arizona, Florida, Georgia, Nevada, Pennsylvania e Wisconsin. In questo Stato, dove abitano 25.000 musulmani, tre anni fa il presidente strappò la vittoria con un margine di 20.000 voti, in Arizona - dove ne abitano circa 20.000 - vinse con poco più di 10.000. Numeri che mettono in evidenza come Biden non possa permettersi di perdere il sostegno degli araboamericani se vuole essere rieletto alla Casa Bianca.

I sondaggi

Eppure, gli ultimi sondaggi lo danno in caduta libera, da una larga maggioranza ad un 17% scarso che potrebbe ulteriormente scendere se, come pare, la linea dell'amministrazione sul Medio Oriente resterà quella di questi mesi. I musulmani americani non si aspettano da un eventuale vittoria di Donald Trump un migliore trattamento nei loro confronti o verso le loro cause, tuttavia ritengono che negare il voto a Biden, in questo momento, sia l'unico mezzo a loro disposizione per influenzare la politica americana. Jaylani Hussein, direttore del Council on American-Islamic Relations del Minnesota, ha spiegato all'Associated Press come la riluttanza del commander-in-chief a chiedere un cessate il fuoco a Israele abbia danneggiato «irreparabilmente» il suo rapporto con la comunità americano-musulmana.

«Non siamo impotenti, anzi. Abbiamo soldi e soprattutto abbiamo anche il voto e lo useremo per salvare questa nazione da se stessa», ha attaccato Hussein. «A Gaza stiamo assistendo ad una tragedia dietro l'altra, famiglie e bambini spazzati via con i soldi dei contribuenti americani», ha affermato il leader musulmano sottolineando che «la rabbia della comunità araboamericana è oltre ogni immaginazione. E quello che ci rende ancora più arrabbiati è che la maggior parte di noi ha votato per Biden». Resta da vedere se gli elettori musulmani si rivolteranno contro il presidente democratico in massa il prossimo novembre, ma anche solo piccole defezioni potrebbero fare la differenza negli Stati conquistati con margini ristretti nel 2020.

Ultimo aggiornamento: 7 Dicembre, 08:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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