Tagli alle pensioni dei medici e dipendenti pubblici, le tre ipotesi del governo per ridurli: per chi e di quanto. Cosa prevede la norma

Martedì 28 Novembre 2023, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 29 Novembre, 00:02

Tagli alle pensioni, le tre ipotesi per rivedere la norma

Salvaguardia dell'assegno per chi va in pensione raggiunti i requisiti di vecchiaia, taglio ma «graduale» per chi sceglie l'anticipo pensionistico e il mantenimento dei diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 (in pratica chi ha i requisiti entro questa data non subirebbe tagli in nessun caso). Sarebbero queste, secondo quanto si apprende, le ipotesi avanzate dal governo al tavolo con i sindacati a Palazzo Chigi per rivedere la stretta sulle pensioni di medici, sanitari e altre categorie della Pa previste in manovra.

Dall'esecutivo è stato spiegato che si sta ancora «lavorando» per rivedere l'articolo 33 che taglia le aliquote di rendimento delle pensioni di alcune categorie, sottolineando che vanno rispettati i vincoli di bilancio. L'ipotesi più plausibile, al momento, sarebbe la prima. Si differenzierebbe tra chi lascia il lavoro in anticipo, grazie agli anni di contributi, e chi va in pensione di vecchiaia a 67 anni di età. Per quest’ultimi la penalizzazione non scatterà, forse per i prossimi tre anni.

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