Rientro capitali 2.0: in arrivo
un condono. Ecco come sarà

ROMA - Accelera il processo di definizione della seconda fase per il rientro dei capitali dall'estero, che rappresenta un importante fonte di recupero dell'evasione per lo stato italiano, dopo gli scarsi successi della prima versione della voluntary disclosure. Il governo, infatti, sta mettendo a punto una sorta di sanatoria, non un condono, come precisato dalla maggioranza, giacché il provvedimento dovrebbe prevedere una riduzione delle sanzioni e mantenere fermo il pagamento delle imposte.



Lo strumento normativo, ora all'esame della Commissione Finanze della Camera, dovrebbe trarre spunto dall'istituto del “ravvedimento operoso”, che prevede uno sconto sulla sanzione in caso di autodenuncia entro un anno dall'evasione. Si parla in proposito del nuovo istituto del ravvedimento speciale che varrebbe per i capitali rientrati dall'estero o emersi in Italia e relativi ad un'evasione effettuata in periodi anche anteriori all'anno. Cosa dovrebbe prevedere la nuova legge? Si parla di una cinquina di misure che include il calcolo a forfait dei rendimenti per capitale inferiori ai 2 milioni, copertura penale per gli intermediari, riduzione delle sanzioni per i Paesi che hanno accettato gli accordi sulla trasparenza, l'estensione ai capitali rinvenuti in Italia,agevolazioni per chi reinveste in azienda.