«La mia presenza qui oggi vuole essere una testimonianza di cosa significhi al giorno d'oggi fare impresa, dopo una pandemia e con una guerra in corso. È una voce che si aggiunge a tante altre, tra cui quelle di rappresentanza di categoria.
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«In questo momento stiamo subendo degli aumenti esorbitanti legati al costo delle materie prime e del trasporti a cui si aggiungono una ancora maggiore penalizzazione dei costi dell’energia, soprattutto elettricità e gas. Costi che ci impediscono di competere con i prezzi dei concorrenti locali, e ancora di più con quelli lontani - prosegue l'imprenditore - I numeri che esprimono un’inflazione intorno al 6-7 % rappresentano solo l’aumento del paniere, ma sono ben lontani dal rappresentare il vero aumento dei costi che sta subendo l’apparato produttivo. E proprio questa inflazione sommersa, legata anche al costo delle materie prime, ha generato aumenti che possono essere anche superiore al 40 % a seconda del tipo di prodotto. Esiste dunque un’inflazione sommersa di cui bisogna tenere conto. Le imprese che non riescono a colmare questo gap quindi, se non hanno le giuste riserve, rischiano nel prossimo futuro di affrontare situazioni drammatiche», conclude Zoppas.