Una revisione del calendario fiscale per rendere “più semplice” la vita ai contribuenti. Un provvedimento in questa direzione arriverà presto in consiglio dei ministri. A spiegarlo è stato il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo.
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«Cosa abbiamo in animo di portare in consiglio dei ministri per un ulteriore iter parlamentare? La revisione del calendario degli adempimenti, sia per le dichiarazione sia per i termini di versamento», ha detto intervenendo con un videomessaggio al VII Congresso dell’Istituto nazionale dei tributaristi, e riferendosi ai decreti per attuare la delega fiscale.
Leo ha anche ribadito quali sono gli obiettivi generali della riforma fiscale. «Dobbiamo aggiungere», ha detto, «quello che ritengo sia il “cambiaverso” per il rapporto fisco-contribuente. Abbiamo un tax gap molto rilevante che oscilla tra 80 e 100 miliardi e dobbiamo agire ex ante. Lo faremo con il concordato preventivo biennale e con la cooperative compliance che riguarderà i soggetti di maggior dimensioni».
L’ACCELERAZIONE
L’intenzione, ha aggiunto il vice ministro, è di imprimere una «grande accelerazione ai diversi provvedimenti per rendere il fisco più vicino ai cittadini». Sui tempi di attuazione della riforma, Leo ha spiegato: «Le norme che non richiedono copertura e che semplificano il rapporto fisco-contribuente possono entrare in vigore già dal primo gennaio 2024». Il vice ministro dell’Economia ha anche ribadito l’intenzione di rivedere i meccanismi della riscossione. Il “magazzino” dei ruoli ha raggiunto livelli abnormi, circa 1.153 miliardi. «Dobbiamo cercare di smaltire questo magazzino di cartelle e lo vogliamo fare in modo tale da individuare realmente i carichi fiscali», ha detto Leo.