Leonardo Del Vecchio morto a 87 anni, il fondatore di Luxottica tra gli uomini più ricchi d'Italia

Si è spento lunedì mattina all'ospedale San Raffaele di Milano. Secondo uomo più ricco d'Italia secondo la classifica di Forbes, era stato insignito Cavaliere del Lavoro nel 1986.

Lunedì 27 Giugno 2022
Leonardo Del Vecchio morto a 87 anni, il fondatore di Luxottica tra gli uomini più ricchi d'Italia

A Milano è morto Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica e presidente di EssilorLuxottica, il più grande sistema distributivo nel mondo dell'ottica. Aveva 87 anni e si è spento lunedì mattina all'ospedale San Raffaele di Milano. Secondo uomo più ricco d'Italia secondo la classifica di Forbes, era stato insignito Cavaliere del Lavoro nel 1986.

 

Nato a Milano nel 1935 da una famiglia di emigrati pugliesi, ha vissuto la propria infanzia in orfanotrofio a Milano.

A soli 26 anni ha fondato Luxottica, partendo da un piccolo terreno ad Agordo, in provincia di Belluno. L'azienda si è poi imposta negli anni come il colosso mondiale dell'occhialeria, fino alla fusione con il gigante delle lenti Essilor, nel 2017, che ha dato vita ad EssilorLuxottica.

Del Vecchio, così è nato il suo impero

Vero principe dell'imprenditoria italiana Leonardo Del Vecchio non lo è stato per diritto di nascita. Tutt'altro: in un paese dove il capitalismo familiare è ancora molto radicato Del Vecchio si afferma con la stoffa del self made man di stampo anglosassone. Il fondatore di Luxottica nasce a Milano il 22 maggio del 1935 da una famiglia di origine pugliese; orfano di padre ancora molto piccolo viene affidato dalla mamma al collegio dei martinitt dove rimane fino al diploma di scuola media. All'età di 15 anni va a lavorare come garzone alla Johnson, una fabbrica produttrice di medaglie e coppe. I proprietari della fabbrica lo spingono a iscriversi ai corsi serali all'Accademia di Brera per studiare design e incisione. Del Vecchio lascia la fabbrica dove ha imparato il mestiere e ha scoperto la sua passione del 'crearè e apre una piccola bottega a Agordo, in provincia di Belluno. Nel giro di soli tre anni la bottega diventa Luxottica, produttrice di semilavorati per altri produttori che poi assemblano gli occhiali finiti, con 14 dipendenti e ben presto un'ottima fama. Nel 1967 Del Vecchio decide di fare il grande passo e comincia a produrre la propria linea di occhiali con il marchio Luxottica: il business cresce sempre di più e si amplia nel mercato Usa. Dal 1995 Luxottica è il maggior produttore e distributore sul mercato ottico mondiale (marchi di culto come i Ray Ban fanno capo al gruppo): arriva prima la quotazione a New York poi nel dicembre 2000 a Milano. Via via fino alla fusione con la francese Exilor che porta il gruppo verticalmente integrato al top del settore a livello globale.

La statura di Del Vecchio, tra gli uomini più ricchi d'Italia per Forbes, come imprenditore capace e "illuminato" si nutre di decisioni come quella di regalare per i suoi 80 anni 40mila azioni, dal valore complessivo di circa 9 milioni di euro, agli 8mila dipendenti italiani del gruppo. Già nel 2011 per i 50 anni di Luxottica ai dipendenti furono assegnate azioni gratuite per un valore complessivo di 7 milioni di euro.

Un capitolo a parte merita la successione ereditaria strettamente legata alla vita privata del fondatore di Luxottica che ha sei figli: Claudio (a capo del gruppo Brooks Brothers), Marisa e Paola, nati dal primo matrimonio con Luciana Nervo; Leonardo Maria, avuto con la seconda moglie Nicoletta Zampillo, dalla quale Del Vecchio si è separato ma che ha poi risposato; Luca e Clemente, nati dalla relazione con Sabina Grossi, ex investor relator del gruppo.

Le reazioni

«Leonardo Del Vecchio è stato un grande italiano», ha scritto il commissario europeo Paolo Gentiloni. «La sua storia, dall'orfanotrofio alla guida di un impero economico, sembra una storia di altri tempi. Ma è un esempio per oggi e domani», aggiunge. 

«Addio a Leonardo Del Vecchio, un grande imprenditore che ho avuto il piacere di conoscere in questi anni; la sue grandi qualità umane e imprenditoriali continueranno a rendere grande il nostro Paese nel mondo». Questo il cordoglio espresso dal ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli.

Ultimo aggiornamento: 13:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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