Biglietti aerei, stop agli algoritmi che gonfiano i prezzi online. Tetto (del 200%) agli aumenti

Il governo contro gli algoritmi che fissano il prezzo in base al reddito presunto dell'utente (e al modello di cellulare)

Sabato 5 Agosto 2023 di Francesco Bechis
Biglietti aerei, stop ai rincari dei voli: tetto del 2002% agli aumenti

Basta tariffe lunari, prezzi che salgono e scendono come montagne russe nel giro di pochi minuti. Dal governo arriva una stretta sul caro-voli. In un’estate da bollino rosso per il costo dei biglietti aerei, in aumento fino al 70 per cento rispetto all’anno scorso, serve una cura-shock per riportare il mercato a più miti consigli, ragionano a Palazzo Chigi. E dunque: tetto al prezzo dei biglietti e un freno all’algoritmo dei siti delle compagnie aeree che modifica le tariffe sulla base della profilazione degli utenti. 

Aerei, pronto il decreto contro il caro-biglietti: limiti agli algoritmi. Stop ai meccanismi che “gonfiano” le tariffe


Le regole

Queste le condizioni imposte dal governo e contenute nel decreto omnibus “Asset e investimenti” pronto ad atterrare lunedì sul tavolo del Consiglio dei ministri. Nel dettaglio, la norma contro il caro-voli interviene sulla «fissazione dinamica delle tariffe» da parte delle compagnie, ovvero la decisione dei prezzi modulata sulla base del tempo di prenotazione degli utenti. 
Pratica che d’ora in poi, si legge nel decreto, sarà vietata per i voli diretti nelle isole, in concomitanza di «un picco di domanda legato alla stagionalità» e di «emergenze nazionali». Ma soprattutto, ecco il tetto, quando conduce «a un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, del 200 per cento superiore alla tariffa media del volo». Insomma, vietato più che raddoppiare i prezzi. 


Che il governo non sarebbe andato per la leggera, lo aveva fatto capire nelle scorse settimane il ministro delle Imprese e il made in Italy Adolfo Urso incontrando a più riprese le principali compagnie aeree del settore, in riunioni spesso ad alta tensione. Le stesse aziende sospettate di gonfiare a dismisura le tariffe dei voli erano state convocate a inizio luglio da “Mr Prezzi”, Benedetto Mineo, con l’imperativo di trovare al più presto una soluzione a prezzi ritenuti “anomali”. Diverse le tratte finite sotto i riflettori del Garante dei prezzi. Roma, Milano, Venezia e Palermo, Cagliari e Catania. Centinaia, migliaia di biglietti divenuti inaccessibili nel giro di pochi mesi.

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Ora il tetto c’è. Basterà a frenare la corsa ai rincari? Si vedrà. Nel decreto intanto il governo si spinge oltre alla calmierazione dei prezzi. E mette nel mirino l’algoritmo delle compagnie che si nasconde dietro i rincari improvvisi dei biglietti, dettati dalla profilazione dei naviganti web. Dove abitano, quanto guadagnano, quanto spendono al mese. Perfino il modello di cellulare con cui si ci si connette al sito, è stato provato, può influire sul prezzo finale del biglietto.

Cellulari vecchi e modesti, prezzi più bassi, mentre i telefoni appena usciti sul mercato sembrano attirare tariffe più alte. 


Pratiche «inaccettabili», tuonano da Palazzo Chigi. Di qui la stretta. In alta stagione o in caso di emergenza, è dunque «considerata pratica commerciale scorretta l’utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporti un pregiudizio economico per l’utente». Vade retro, algoritmo. 
C’è anche, nel piano abbozzato dal governo, una misura per contenere i prezzi «delle tariffe aeree praticabili in continuità territoriale con oneri di servizio pubblico». Tradotto: un tetto massimo per le tariffe degli aerei che sono essenziali per collegare zone altrimenti difficilmente raggiungibili

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Le isole


È il caso delle isole e in particolare di Sardegna e Sicilia, le due Regioni che più stanno accusando il caro-voli con turisti in fuga spaventati dai rincari. Contenere i prezzi sarà tanto più un dovere delle compagnie aeree, spiega il decreto, «ove emerga il rischio che le dinamiche tariffarie possano condurre ad un sensibile rialzo legato alla stagionalità o ad eventi straordinari, nazionali o locali». 
Una precauzione per evitare in futuro i disagi che i viaggiatori hanno sperimentato in Sicilia nelle scorse settimane, con una Regione piegata dagli incendi, diversi scali chiusi o malfunzionanti. E il prezzo dei biglietti aerei rimasto proibitivo, «anomalo» appunto. 
 

Ultimo aggiornamento: 14:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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