(Teleborsa) - La fragile ripresa del mercato immobiliare non poggia solo sugli acquisti delle famiglie italiane, ma anche sugli investimenti nella casa degli immigrati che vivono e lavorano in Italia. Lo rileva l'ultimo rapporto di Scenari Immobiliari dal titolo "Immigrati e casa". Secondo il rapporto, gli acquisti di prime case nel 2015 sono lievitati dell'8,3% a 39 mila unità, per un valore complessivo di 3,8 miliardi di euro (+15% circa). L'incidenza degli stranieri sul totale degli acquisti di case effettuato in Italia si attesta all'8,7%. Secondo il responsabile dell'Istituto di ricerca, il monitoraggio degli acquisti di abitazioni degli stranieri immigrati ha una certa importanza, poiché la domanda abitativa espressa dagli immigrati si può stimare in oltre un milione di case. IN assenza di politiche pubbliche, l'unico canale resta quello privato. Ad innescare la riprrsa hanno certamente contribuito i bassi prezzi delle abitazioni ed una maggiore facilità di accesso al credito, anche per gli stranieri residenti in Italia. Scenari immobiliari ha anche tratteggiato l'identikit degli stranieri che acquistano casa: normalmente si tratta di famiglie che vivono da molti anni in Italia e desiderano stabilirvisi in via definitiva ed integrarsi. L'acquisto della casa, infatti, coincide spesso con un cambio di zona, che spinge queste famiglie ad allontanarsi dalle località ad alta densità di stranieri, per andare in zone dove abitano prevalentemente italiani. Gli altri immigrati, che vivono in Italia per un periodo transitorio, prediligono invece l'affitto e tendono a concentrarsi perlopiù in zone popolate da immigrati.
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