La Venere di Botticelli morì di tumore.
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Lo studio è pubblicato sull'organo ufficiale della Società di Endocrinologia americana, 'Endocrine Practicè. La ricerca ha indagato ponendosi tre obiettivi: verificare che il soggetto raffigurato da Botticelli in diversi dipinti rappresentasse la stessa donna; identificare i tratti facciali influenzati dalla progressione di un tumore secernente ormone della crescita e prolattina; confermare che i cambiamenti osservati dei tratti del volto osservati nei ritratti di Simonetta Vespucci fossero compatibili con i cambiamenti dei tratti facciali identificati in precedenza.
Tra i dati a favore dell'ipotesi che Simonetta soffrisse del raro tumore spiccano cambiamenti dei suoi lineamenti, caratteristica che diventa evidente nel corso degli anni ed è particolarmente chiara nella 'Signora Allegoricà, dove è raffigurata la galattorrea. Per i ricercatori, dunque, ci sono «prove sufficienti per suggerire che Simonetta Vespucci soffrisse di adenoma ipofisario che secerne prolattina e ormone di crescita con espansione parasellare. E secondo gli studiosi l'attuale interpretazione dello strabismo di Venere dovrebbe essere rivisitata in base a questa scoperta».