Shoah, leggere per ricordare: nuovi libri e saggi sull'Olocausto

Venerdì 25 Gennaio 2013 di Mario Avagliano
La scena simbolo del film Shindler's list
Auschwitz e la Shoah smetteranno mai di parlare alle nostre coscienze? La ferita ancora troppo aperta nella carne viva del mondo occidentale, tra rigurgiti di antisemitismo e albe dorate di marca neonazista . Per questo il mondo della cultura e la storiografia continuano ad occuparsene e ogni gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, nelle librerie arrivano decine di saggi e di testimonianze sull’argomento. Ecco una guida.



IL NEGAZIONISMO

In Italia e nel mondo il negazionismo della Shoah ha ricevuto nuova linfa dall’antisemitismo di marca islamista e dall’universo magmatico di Internet. Per lo storico Claudio Vercelli, che a Faurisson ed eredi dedica il saggio Il negazionismo. Storia di una menzogna (Laterza, 224 pagine, 20 euro), fino agli Settanta i negazionisti erano una presenza marginale, legata all’estrema destra radicale. Ora però la loro visibilità è notevolmente aumentata ed è cresciuta la rete di coloro che sostengono che le camere a gas e i forni crematori non sono mai esistiti.



SHOAH DEI BAMBINI


La storia della persecuzione antiebraica attuata dal fascismo tra il 1938 e il 1945 ci è ormai ben nota, ma raramente ci si è soffermati a riflettere su cosa abbiano significato quei tragici sette anni per i bambini ebrei testimoni impotenti della progressiva emarginazione sociale e lavorativa dei genitori, quando non della distruzione e dell'eliminazione fisica della propria famiglia.



Lo ha fatto Bruno Maida in La Shoah dei bambini. La persecuzione dell'infanzia ebraica in Italia (Einaudi, 346 pagine, 29 euro). I primi provvedimenti razziali del regime fascista riguardarono proprio i bambini ebrei. Maida, utilizzando il registro narrativo e quello storiografico, ne ripercorre le vicende.



ULTIMI TESTIMONI


A circa settant’anni di distanza, dall’inferno di Auschwitz continuano ad emergere testimonianze dalla "notte e nebbia" del passato, infrangendo la direttiva nazista che voleva cancellare dalla faccia della terra ogni traccia del passaggio nei lager di milioni di esseri umani.



Una vicenda mai prima di ora raccontata è quella di Sam Pivnik (L’ultimo sopravvissuto, Newton Compton, 326 pagine, 9,90 euro), figlio di un sarto ebreo, nato in Polonia, il quale il 1° settembre 1939, giorno del suo tredicesimo compleanno, quando i nazisti invadono il suo Paese, viene deportato con la famiglia ad Auschwitz; è l’unico, insieme al fratello Nathan, a sfuggire alle camere a gas.



Non si conosceva neppure la storia di Millie Werber (La sposa di Auschwitz, Newton Compton, 288 pagine, 9,90 euro), scritta a quattro mani con Eve Keller. Millie ha 14 anni quando i nazisti invadono la Polonia e la sua città, Radom, viene trasformata in un ghetto e la fabbrica locale diventa un campo di concentramento. Qui la ragazza conosce Heniek, ebreo costretto a collaborare con le SS. I due si scambiano le fedi e una promessa d’amore eterno. Il loro matrimonio, però, dura ben poco: Heniek viene tradito da un altro ebreo e fucilato.



A Millie non resta che farsi forza e lottare per sopravvivere e affrontare l’orrore di Auschwitz. Anni dopo, per la Werber arriverà il momento di rifarsi una vita in America accanto a un altro uomo, il secondo marito, Jack. Eppure il ricordo di Heniek – il primo, grande amore – l’accompagnerà per sempre, proprio come l’anello che lui le aveva donato nel ghetto di Radom.



I DOCUMENTI

Le lettere e i diari del periodo della persecuzione sono tra gli scritti più interessanti per penetrare nel vivo del dramma degli ebrei. Parole Trasparenti. Diari e lettere 1939-1945 (Il Mulino, 352 pagine, 25 euro), a cura di Daniele Finzi, racconta la storia sorprendente e tenera, di due giovani sposi ebrei, Adele Foà ed Ettore Finzi, che decidono, nell’Italia del 1939, di lasciare il paese raggiungendo la Palestina per sfuggire alle persecuzioni.



Le vicende che si susseguono fino al 1945 vengono ricostruite attraverso un fitto epistolario. La lunga strada sconosciuta (Marlin, 228 pagine, 16 euro) di Roberto Lughezzani ricostruisce la vicenda di una famiglia ebrea che la persecuzione nazifascista separa, costringendo i suoi membri a vivere in tre angoli diversi d’Europa: Austria, Cecoslovacchia e Italia.



Alla caccia all’uomo scatenata dai tedeschi sopravviverà solo il giovane Heinz, che resterà il custode delle memorie familiari, il depositario delle lettere straordinarie che i suoi gli avevano scritto negli ultimi anni di vita. Messaggi che si leggono con viva commozione e che testimoniano la ferocia con cui il nazismo infierì su milioni di esseri umani, di null’altro colpevoli che di essere ebrei.
Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci