La notizia migliore, per Fedez e tutta la sua famiglia, è arrivata quando i medici gli hanno detto che sarebbe stato dimesso. È successo ieri, quando ha lasciato l'ospedale Fatebenefratelli di Milano ringraziando tutta la struttura e i donatori di sangue. «Perché senza di loro ora non sarei qui», ha detto ai cronisti che lo attendevano fuori dall'ospedale. «Ho perso molto sangue, la metà di quello che avevo in corpo».
Fedez, ecco come si è sentito male
Fedez al Corriere della Sera racconta che il giorno in cui poi è stato ricoverato d'urgenza, avrebbe dovuto prendere un volo per Los Angeles. «Se non mi fossi accorto di quanto stava accadendo, sarei stato male sull'oceano e non so come sarebbe finita. Mi sono sentito male a casa, dopo aver messo a letto i bambini. Sono svenuto, ho chiamato l'ambulanza. Notte al pronto soccorso, poi mi sono reso conto di avere la melena. I medici sono intervenuti d'urgenza per germare l'emorragia, per fermare il sanguinamento delle ulcere». Ma per Fedez è stato solo l'inizio di un calvario durato diversi giorni.
Il caso dell'invito a Belve da Francesca Fagnani
Fedez al Corriere parla anche dell'invito a Belve, la trasmissione di Francesca Fagnani: «Sia per me, sia per Francesca Fagnani, sia per il produttore Tombolini era una straordinaria occasione per parlare di temi importantissimi. I dati ci dicono che la salute mentale sarà sempre di più l tema del futuro, e delle future generazioni. E secondo me c'è bisogno di parlarne. Poi ho scoperto che non ero bene accetto. Non mi volevano. E hanno fatto un comunicato che ho trovato sinceramente spiacevole. Perché ero in ospedale, letteralmente moribondo, e non avevo alcuna possibilità di replicare. Ho trovato la cosa anche particolarmente poco attenta sul piano umano. E poi dalla Rai avevo imparato una cosa: quando vai su un palco a parlare di politici, alla Rai non piace perché non c'è il contraddittorio».