Sul palco dramma e bellezza

Mercoledì 19 Febbraio 2014 di Giò Alajmo
Ala prima serata del festival di sanremo
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SANREMO - Si comincia dopo la bella introduzione di Pif con il sipario che non riesce a salire e si blocca dopo un metro.

Fazio ci scherza subito su e apre con il parallelo fra il treno ancora fermo dov’è franata una terrazza ad Andora e le tante cose da riparare in Italia, dal sipario alla grande opera di riparazione e di cura che renderebbe il nostro paese meno fragile, abbandonato brutto e che ci farebbe sentire un po’ meno indegni della bellezza del nostro paese. E qui tutto si ferma per due disoccupati che minacciano di lanciarsi dalla balconata se non sarà letta una loro lettera.

Cinque minuti di deja vu che rimanda al vecchio caso di Pippo Baudo del ’95. Si tratta - spiega Fazio - di lavoratori dei consorzi del bacino di Napoli e Caserta, da sedici mesi senza stipendio, che chiedono aiuto e tutela per sé e le famiglie. «Che facciamo? - commenta Fazio - Credo che serva continuare a fare bene il proprio mestiere.

Prendiamo questo festival per quello che vorrei che fosse, il nostro lavoro è un momento di spensieratezza in cui ci si possa ritrovare. In questo senso credo che la bellezza abbia un ruolo, un ruolo importante perfino in ciò che è accaduto. Se ciò che fuori è bello, forse diventiamo belli anche noi». Poi legge come promesso l’appello dei lavoratori che, dietro le quinte - fa sapere la Rai - si commuovono.

Con Grillo in sala che osserva dopo aver comiziato contro la Rai è poi finalmente musica. Ieri il 64. Festival targato Fabio Fazio si è così aperto mostrando le prime carte in suo possesso. Luciano Ligabue ha reso omaggio a Fabrizio De André nel suo 74° compleanno cantando in genovese - con Mauro Pagani al bouzouki - la splendida e intensa "Creuza de ma", intenso omaggio a un padre della canzone d’autore che sapeva cantare gli ultimi.

Luciana Littizzetto versione mini-bluebell legge la sua nuova letterina preghiera. Quindi tocca a sette cantanti big presentare le loro due canzoni a testa subendo il "taglio" deciso da televoto e stampa accreditata. Passano "Controvento" di Arisa (preferita a "Lentamente" di Cristina Donà al 64%), la splendida "Pedala" di Frankie Hi-Nrg (e non "Un uomo è vivo"), "Da lontano" di Antonella Ruggiero (preferita a "Quando balliamo"), "Liberi o no" di Gualazzi e il bassanese Bloody Beetroots (preferita a "Tanto ci sei" scritta con Giuliano Sangiorgi), "Il cielo è vuoto" di Cristiano De André (preferita di poco e a sorpresa a "Invisibili"), "L’unica" dei Perturbazione (non "L’Italia vista dal bar"), e infine Giusy Ferreri finalmente in grado di far sentire e giudicare "L’amore possiede il bene" e "Ti porto a cena con me". Passa la seconda.

In mezzo la parte show, gli ospiti, l’atteso intervento di Laetitia Casta tornata dopo 15 anni per amicizia e per lanciare il suo film "Una donna per amica" di Giovanni Veronesi, che verrà a presentare domenica a "Che tempo che fa". Un ironico gioco tra l’Italia e la chanson française giocato a tre con Fazio e Luciana Littizzetto tra "Ne me quitte pas" Modugno e le foglie morte di Prévert condite dalla fisarmonica di Paolo Jannacci che diventa un omaggio al padre Enzo, dopo uno scanzionato omaggio al varietà.

L’attenzione alla canzone d’autore sarà uno dei temi conduttori di questa edizione del Festival, assieme ai 60 anni della tv italiana, con Tito Stagno celebre commentatore dello sbarco sulla Luna, Raffaella Carrà con il suo corpo di ballo. Yusuf Islam, noto come Cat Stevens fino alla sua conversione all’islamismo, viene a rendere omaggio alla pace con "Peace Train", il medley "Maybe there’s world" e "All you need is love" dei Beatles e la sua famosa "Father and son" ricevendo una standin’ ovation. C’è spazio anche per le bellezze sportive e per un omaggio allo scomparso Freak Antoni leader degli Skiantos. Oggi si replicherà con gli altri sette big, mentre partirà anche la gara delle nuove proposte con i primi quattro interpreti da dimezzare subito: Diodato, Graziani, Bianca e Zibba.

Questa sera saliranno sul palco Francesco Renga con "A un isolato da te" di Casalino e "Vivendo adesso" scitta per lui da Elisa. Poi Giuliano Palma con "Un bacio crudele" e "Così lontano" di Nina Zilli. Noemi darà un assaggio della sua nuova produzione inglese con "Un uomo è un albero" e "Bagnati dal sole", Renzo Rubino, premio della critica fra i giovani l’anno scorso, proporrà "Per sempre e poi basta" e "Ora", Ron si affida a "Un abbraccio unico" e "Sing in the rain", l’ex Tiromancino Riccardo Sinigallia canta "Prima di andare via" e "Una rigenerazione", l’ex voce delle Vibrazioni Francesco Sarcina esordisce da solista con "Nel tuo sorriso" e "In questa città".

Fra gli ospiti atteso Claudio Baglioni al suo secondo passaggio all’Ariston in carriera, Rufus Wainwright che si è detto sorpreso dalle polemiche suscitate dai papaboys e altre associazioni cattoliche per una sua canzone di dieci anni fa che auspicava un nuovo messia che liberasse il mondo dall’omofobia, e commentando che «è triste che molti membri della chiesa cattolica sembrino camminare molto indietro in confronto al loro leader Papa Francesco e in confronto al suo rispetto ed accettazione di donne, persone gay ed altre minoranze».

Franca Valeri, vero monumento alla televisione della comicità intelligente, si confronterà con Luciana Littizzetto, e ogni commento possibile, Luciana l’ha già fatto.

Ultimo aggiornamento: 11:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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