Chiara Pavan
CHIARA LETTERA di
Chiara Pavan

"Che ne sarà del teatro dopo di me?":
lo spirito della Divina nel cartellone 2024 del Duse

Venerdì 29 Dicembre 2023 di Chiara Pavan
Eleonora Duse: la stagione di Asolo celebra il suo spirito rivoluzionario

«Che ne sarà del teatro dopo di me?»: una domanda provocatoria sottende la nuova stagione teatrale di Asolo, nata non solo nel segno di Eleonora Duse nel centenario della nascita, ma anche dalla volontà di riattivare il rivoluzionario “spirito dusiano”, mai così importante per le arti dal vivo. Cristina Palumbo sceglie un titolo indicativo per riportare in vita il cartellone di teatro contemporaneo di Asolo fermo da 13 anni, ideando un programma ispirato all’eredità della Divina (info www.echidnacultura.it): 8 appuntamenti al Teatro Duse, dal 13 gennaio al 26 maggio, per declinare il lascito di Eleonora Duse, «patrimonio e lezione per tutti noi che amiamo l’arte, la cultura e l’essenza del teatro». E nello stesso tempo, come osserva la direttrice artistica, «un omaggio al teatro e a chi lo pratica, per chi ne fa una ragione di vita e per chi decide di venire a vederlo, contribuendo a creare quella comunità temporanea che nasce ogni volta che si alza un sipario». Un cartellone che, seguendo la Duse, accoglie belle voci di donne tra inni di forza e speranza, ospitando artiste di peso come Sonia Bergamasco, Maria Paiato, Mariangela Granelli, Elena Bucci, Marta Dalla Via, Silvia Gribaudi, la regista Serena Sinigalia con le Supplici.

 

IL CARTELLONE

Il programma si inaugura sabato 13 gennaio con Sonia Bergamasco, in prima assolta, con “Un corpo per tutti”, biografia-concerto del mestiere di attrice tratto dal suo libro omonimo (Einaudi ed). «Eleonora Duse è stata per me, dagli inizi del mio percorso di attrice, una traccia luminosa nel buio delle emozioni contrastanti, delle frustrazioni e dei cedimenti che ogni interprete deve affrontare - spiega l’attrice, che nel 2014 ha anche vinto il premio Eleonora Duse - L’immagine di lei, la sua esperienza viva, attraverso testimonianze e ritratti ha sostenuto e promosso una rigenerazione continua delle energie creative, che ancora oggi mi spinge avanti e mi accompagna. Per questa donna, per questa artista immensa che ho solo potuto immaginare e mai incontrare, sento amore, riconoscenza e una corrente d’emozione che non si spegne. Continuando a cercarla (anche attraverso un film documentario da me scritto e diretto, che sarà pronto a breve), cerco me stessa, quella parte di me che si interroga sul mestiere di attrice, e non solo».

IL TERZETTO

Domenica 21 gennaio da non perdere l’irresistibile terzetto Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria - la regia è di Giorgio Sangati - nello scoppiettante “Boston Marriage” di David Mamet, un congegno a orologeria di buon umore e pensieri che con ironia e crudeltà racconta di noi, svelando le nostre illusioni e le nostre piccole furberie. A febbraio, Fiorenza Menni e Luca Maria Baldini sono i protagonisti di “Non troverete nulla di me in questo film”, un cineconcerto ideato e diretto da Cosimo Terlizzi che mette in relazione gli articoli pubblicati all’uscita del film ”Cenere” e le lettere della Duse alla figlia, voce dell’unica testimonianza cinematografica della Divina. Il 2 marzo una riflessione sull’insostenibile bisogno di ammirazione tutto al femminile con Lucia Raffaella Mariani in “Freevola”, confessione che analizza il conflitto tra lo sguardo del mondo sul corpo delle donne e quello delle donne al suo interno, perché «essere donna - osserva l’autrice - è come essere due dentro un corpo». Il 17 marzo arriva la regista Serena Sinigaglia che guida un bel gruppo di attrici in “Supplici”: la guerra, il lutto, il rapporto con la morte per coloro che restano, il ruolo degli dèi, del fato ma soprattutto degli uomini come motore della Storia. «In questa tragedia sono presenti tutti i temi di Euripide - dice la regista - che ci parlano ancora oggi dell’orrore della guerra, del dolore che provoca la violenza». Il 21 aprile una coppia di grandi interpreti come Elena Bucci e Marco Sgrosso propone “Risate di gioia - Storie di gente di teatro”: un lavoro ispirato a testi storici, saggi, documenti, biografie, autobiografie e lettere di gente di teatro che trasporta il pubblico tra gli artisti del passato, una comunità girovaga e vitale, cialtrona e appassionata.

IL DUO

Domenica 5 maggio il curioso esperimento dell’attrice e regista Marta Dalla Via insieme per la prima volta insieme alla danzatrice e coreografa Silvia Gribaudi, pronte a misurarsi con “The Doozies Eleonora Duse, Isadora Duncan e noi” ispirato alla rivoluzione artistica e umana di due eroine che hanno vissuto per e nella danza, per e nel teatro. Chiude il percorso, fuori abbonamento, (il 26 maggio) lo spettacolo-dedica “Eleonora Duse & Isadora Duncan nel Teatro dell’amore”, un progetto di Jeanne Bresciani per l’Isadora Duncan International Institute di New York. Il riferimento della stagione 2024 di Asolo resta sempre la Duse: i testimoni dell’epoca, come osserva Sonia Bergamasco nel suo libro, «ci parlano di una presenza emotivamente conturbante. Di un corpo di scena capace di trasmettere un’energia indescrivibile. Ci parlano di recitazione essenziale, fisica. Nostra contemporanea». E è proprio quell’energia che il cartellone del Duse vuole trasmettere allo spettatore: «Il pubblico – dice Crisstina Palumbo - potrà ricevere dalle attrici e dagli attori protagonisti del programma l’esperienza delle storie e dell’immaginazione, l’energia deflagrante dell’arte teatrale che è in grado di far vedere oltre il qui e ora».

COME ARRIVARE

Per arrivare al Teatro Duse di Asolo gli abbonati avranno a disposizione la navetta gratuita dal parcheggio Ex Ospedale di via Forestuzzo fino al centro storico e ritorno, due ore prima e dopo lo spettacolo. E tutti potranno inventare ogni volta un prima e un dopo l’ingresso in sala, tra passeggiate e visite al Museo per scoprire la nuova sezione dedicata alla Duse, momenti enogastronomici, acquisti in libreria o contemplazione dei tanti paesaggi di cui è ricca Asolo. Poi, in teatro, gli spettatori avranno ogni volta una nuova e sorprendente accoglienza con “Finestre segrete di Eleonora Duse”, brevi racconti creati e narrati da Maria Pia Pagani, grande esperta e appassionata dell’artista alla continua ricerca di nuovi tratti di quella speciale esistenza.

Ultimo aggiornamento: 16:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA