Trentino, allerta "orsi problematici": «Niente catture, saranno abbattuti». Insorgono le associazioni

Venerdì 11 Febbraio 2022 di Remo Sabatini
Un orso bruno selvaggio. (Immag archivio Remo Sabatini)

Si prospettano tempi assai duri per gli orsi del Trentino. Anzi, durissimi. Sì perché, stando alle ultime dichiarazioni del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, la cattura e successiva detenzione nella struttura del Casteller potrebbe presto essere sostituita da ben altro.

In merito alla questione dei cosiddetti "orsi problematici", Fugatti ha infatti ribadito: "Non è prevista la collocazione di altri esemplari di orso al Casteller". E poi, gli esemplari che "mettono a rischio la sicurezza pubblica saranno rimossi mediante abbattimento".

Parole che hanno fatto infuriare animalisti e associazioni come Enpa che, con la presidente nazionale Carla Rocchi, ha tuonato: "Vogliono risolvere la questione con i fucili? Non staremo certo a guardare". Così, senza mezzi termini, da domani il destino dei plantigradi che, semplicemente, si comporteranno da orsi, potrebbe essere segnato. E poco importa se rappresentano i discendenti di quelli già sterminati un tempo e che vivevano quei territori ben prima di qualsiasi città, giunta o provincia che sia. "Che crepino". E poi, basta con quel chiamarli con nomi da film (Papillon) o con quelle sigle strane che sembrano targhe automobilistiche sovietiche di prima della guerra. Il bosco è di tutti. Tranne che di orsi, lupi, volpi, cinghiali, cervi e leocorni.

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