Fabrizia Di Lorenzo uccisa dai terroristi ai mercatini di Natale a Berlino: assegnate le borse di studio

Giuliano Bocchia, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale: "Un premio dedicato a questa ragazza che da Sulmona e dall’Abruzzo si è fatta portatrice di un messaggio di integrazione e di pace"

Lunedì 4 Dicembre 2023 di Patrizio Iavarone
Fabrizia Di Lorenzo uccisa dai terroristi ai mercatini di Natale a Berlino: assegnate le borse di studio

Il tema era quello della “comunità”, ispirato dal discorso di fine anno nel 2018 del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e declinato sui temi cari a Fabrizia Di Lorenzo, la trentunenne di Sulmona morta a Berlino nell’attentato terroristico del 19 dicembre 2016, quello ai mercatini di Natale. Coesione, solidarietà, ondate migratorie e inquinamento globale: Fabrizia li aveva elevati a battaglia di vita, nel suo impegno quotidiano che, a Berlino, divideva con la sua attività professionale. Ragazza e donna europea, Fabrizia, morta nella capitale tedesca, è rimasta un simbolo dell’Italia e dell’Abruzzo che guardano al futuro, radicando i propri valori alle origini. Otto le borse di studio che per il quinto anno consecutivo la presidenza del consiglio regionale abruzzese ha voluto conferire ieri ad altrettanti studenti, provenienti da diversi istituti scolastici abruzzesi: 10mila euro in tutto che aiuteranno questi otto ragazzi a trovare la loro strada per il futuro, quello che è stato negato a Fabrizia Di Lorenzo da un terrorista alla guida di quel maledetto camion piombato sulla folla inerme: dodici morti e cinquantasei feriti, ennesima striscia di sangue, che arriva fino ai giorni nostri.

Il primo premio è andato ad Agnese Franciotti, liceale dell’Illuminati di Atri (Teramo), seguita da Victoria Costantini del liceo Galilei di Pescara, Lorenzo Placentile del liceo D’Annunzio di Pescara, Federica Sammartino, anche lei dal classico di Pescara, Margherita Coletta del Patini-Liberatore di Castel di Sangro, Sofia Isgrò del liceo Pollione di Avezzano e Giulia Lalli del Patini-Liberatore di Castel di Sangro. Gli studenti sono stati premiati ieri in una cerimonia discreta, ma intensa, tenutasi nell’atrio del liceo Vico che Fabrizia aveva frequentato per cinque anni e dove aveva maturato la sua passione per i viaggi e per l’integrazione di culture diverse. Oggi, davanti a quella scuola, c’è un monumento a sua memoria, “L’albero dell’accoglienza”, che, come un albero nel giardino della scuola, raffigura due mani che si intrecciano e si incrociano a sorreggere un mondo ricucito, da tenere insieme, nonostante tutto. «Un premio che cade in un momento di grande disorientamento globale - ha detto Giuliano Bocchia, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale - un premio dedicato a una ragazza, Fabrizia, che da Sulmona e dall’Abruzzo si è fatta portatrice di un messaggio di integrazione e di pace». Il ricordo e la memoria è ciò che resta, negli occhi stanchi, ma orgogliosi, della mamma e del papà di Fabrizia Di Lorenzo che il Premio intitolato alla figlia lo hanno voluto con convinzione e caparbietà. Per fermare il tempo a quella sera di Natale, mentre Fabrizia nei mercatini cercava i doni da riportare a casa.
 

Ultimo aggiornamento: 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA