Stava seduto sulla spiaggia libera di Montesilvano, nella zona sud, con una busta di plastica davanti.
Lui aveva anche deciso di cambiare le sue abitudini e, come fanno molti locali di ristorazione nella stagione estiva, aveva deciso di fornire i suoi servizi direttamente in spiaggia: da vero artigiano si portava dietro tutto quello che poteva servire, quindi bilancino di precisione, cellophane e tutta l'attrezzatura normalmente utilizzata per parcellizzare e vendere droga. Che è compatta e certamente non pesante: tale comunque da poter entrare in una busta. Che conteneva ovviamente anche la materia prima: tre panetti di hashish da un etto ancora integri, un quarto aperto e smezzato e una dose già preparata e pronta per essere smerciata. Totale circa tre etti e mezzo di sostanza. In più l'uomo aveva con sé la somma di 425 euro, tutte in banconote di piccolo taglio: di quel denaro l'uomo non ha potuto giustificare la provenienza, il ventiduenne infatti è assolutamente privo di qualsiasi attività lavorativa.
Per questa ragione i soldi sono stati ritenuti provento di spaccio e sono stati posti sotto sequestro, così come tutta la droga rinvenuta. Il giovane straniero è stato quindi arrestato e condotto in questura in attesa di essere condotto davanti al giudice per l'udienza di convalida del provvedimento precautelare. E ieri mattina il magistrato ha confermato l'arresto e ha disposto la detenzione domiciliare. L'attenzione della polizia nella zona al confine tra Pescara e Montesilvano si è alzata ormai da qualche mese: è costante il monitoraggio di un'area di confine su cui gli spacciatori avevano iniziato a fare più frequentemente base.