Sparò ai banditi dal balcone e ne ferì uno: sei mesi al “nonno sceriffo”

Mercoledì 24 Gennaio 2024 di Simonetta Bersani
Sparò ai banditi dal balcone e ne ferì uno: nove mesi al “nonno sceriffo”

Ha patteggiato sei mesi per lesioni personali aggravate Domenico Cocco, 90 anni di Fara San Martino: due anni fa, la notte del 9 ottobre 2021, svegliato da un’esplosione che fece tremare tutto il paese, l’anziano imbracciò un fucile calibro 12 e, dal balcone, fece fuoco contro l’auto dei banditi che avevano appena fatto saltare in aria il bancomat della Bper, al piano terra del suo palazzo.

I colpi andarono a segno ferendo uno dei malviventi, Carlo Grossi, 33 anni della provincia di Foggia che, colpito a un fianco, venne scaricato dai complici al pronto soccorso di Vasto dove venne sottoposto a un intervento chirurgico.

Per il giudice dell’udienza preliminare non si trattò di legittima difesa come sostenuto dal pubblico ministero Marika Ponziani che, a conclusione delle indagini, aveva chiesto l’archiviazione per Domenico Cocco, difeso dall’avvocato Mario La Morgia. Per il gup Andrea Di Berardino l’anziano si assunse un rischio consapevole esplodendo due colpi di fucile, cosa che non giustifica la legittima difesa. Per questo, nel maggio scorso, il giudice ha ordinato alla procura di formulare l’imputazione coatta per il reato di lesioni personali e, ieri, la vicenda giudiziaria si è conclusa con il patteggiamento. Contro la richiesta di archiviazione aveva presentato opposizione anche il malvivente ferito. I locali della filiale della Bper vennero gravemente danneggiati dalla deflagrazione innescata con la cosiddetta “marmotta”, un ordigno rudimentale pieno di esplosivo che, alle 2.30 della notte, svegliò mezzo paese.

Per i delinquenti andò tutto male. Il bottino fu magro, circa 12mila euro: ormai scoperti dai residenti svegliati dal forte boato, i malviventi dovettero abbandonare per terra 32mila euro volati in aria dopo l’esplosione e a fuggire a bordo di una Panda bianca, allarmati dalle urla della gente scesa in strada terrorizzata. Durante la fuga, abbandonarono all’ospedale di Vasto il complice ferito. A distanza di poche settimane, il 25 ottobre 2021, i carabinieri della Compagnia di Lanciano arrestarono tre dei quattro componenti della banda, condannati con il rito abbreviato dal gup Luca De Ninis: 6 anni di reclusione per un 32enne di Stornara, in provincia di Foggia, 4 anni e 4 mesi ciascuno un 35enne e un 33enne residenti a Orta Nova, sempre nel Foggiano. Successivamente in carcere finì anche il quarto elemento, ritenuto il basista.

Ultimo aggiornamento: 07:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA