Filo spinato "anti-profughi" in Istria:
mazzi di fiori per dire di no

Giovedì 7 Gennaio 2016 di Elisabetta Batic
foto di Giovanni Montenero
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ISTRIA - Mazzi di fiori bianchi per dire di no al filo spinato, voluto dal governo sloveno a Dragogna lungo il confine con la Croazia, che dovrebbe fungere da barriera contro l'arrivo dei profughi dalla rotta balcanica. Un centinaio di persone, tra cui i sindaci di dieci Comuni dell'Isontino, assessori e consiglieri provinciali ma anche tanti cittadini, associazioni istriane si sono dati appuntamento oggi, all'ora di pranzo, per depositare dei fiori in segno di contrarietà direttamente negli intrecci ferrosi del "muro" che sta creando tanto dissenso anche tra le popolazioni locali.

Alla guida della missione c'era il presidente della Provincia di Gorizia Enrico Gherghetta promotore dell'iniziativa assieme a Maurizio Tremul, presidente della Comunità italiana in Slovenia e Croazia. Una manifestazione pacifica e sobria: «Non è questa l’Europa che vogliamo - ha detto Gherghetta - non ha senso che in un territorio europeo ci sia un filo spinato che separa due Stati».  «Quando si rimettono i confini, come in questo caso, si tradisce il vero spirito dell’Europa e si torna a ciò che ha scatenato le guerre mondiali del passato - ha aggiunto  - ma ora siamo passati da un’Europa dell’allargamento a un’Europa della chiusura». 

 
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