Turni di lavoro massacranti, i vigili preparano un esodo di massa

Martedì 19 Dicembre 2023 di Cesare Arcolini
La polizia locale di Ponte San Nicolò impegnata nei controlli stradali

PONTE SAN NICOLÓ - «Le docce dello spogliatoio maschile del comando della Polizia locale sono state sigillate per impedire agli agenti di poterle usare». A riferirlo è il sindacato Sulp che mette in evidenza una guerra totale tra Comune e agenti ormai allo stremo e pronti a fare le valigie. É un vero e proprio terremoto in Comune. I sei agenti della polizia locale, compreso il coordinatore, sono pronti a chiedere il trasferimento a seguito di un conflitto interno con gli amministratori che sembra non avere alcun spiraglio di soluzione. Interpellato a riguardo il sindaco Martino Schiavon ha parlato con chiarezza: «Chi non sta bene da noi è libero di andarsene, le porte sono sempre aperte». A sollevare le problematiche degli agenti è stato il sindacati del Sulp attraverso il coordinatore Simone Maniero.
 

DURO ATTACCO
L’attacco all’amministrazione comunale è preciso: «Se spostare continuamente i carri armati per far credere ai cittadini di avere un esercito più numeroso già in passato non si è dimostrata una scelta vincente, impegnare nel territorio sei agenti anche sette giorni su sette, festivi infrasettimanali compresi e spesso su tre turni, di sicuro non renderà il servizio più efficiente. Anzi, l’effetto è quello della marmellata spalmata su troppo pane, cosa della quale i residenti si sono fin da subito accorti». É stata proposta una trattativa ma al momento senza le opportune risposte. «A fronte del crescente carico di lavoro che l’ente pretende - ha proseguito Maniero - avevamo chiesto all’Amministrazione comunale di riconoscere l’impegno degli agenti cominciando ad investire qualcosa sulla loro formazione, istituendo il fondo previdenziale previsto dal Codice della Strada e aumentando simbolicamente l’indennità di servizio esterno al momento fissata ad un euro lordo».
 

MURO CONTRO MURO
Una proposta caduta fin da subito. «La risposta del sindaco Martino Schiavon è stata immediata, ma tutt’altro che compiacente.

Da quanto si è appreso gli operatori sono stati obbligati a lavorare anche la domenica e sotto la minaccia di provvedimenti disciplinari. Ma non è tutto: i festivi infrasettimanali sono stati introdotti in turnazione ordinaria, prima non previsti ed ora fatti passare come obbligatori». Duro l’attacco dei sindacati agli amministratori comunali: «Siamo di fronte ad un atteggiamento che ha tutto il sapore della lesa maestà, visto che non trova alcuna giustificazione, nemmeno quella dell’economicità. Anzi, le modifiche contrattuali imposte hanno richiesto addirittura un aumento del fondo per il personale di vigilanza. Quando - ha precisato Maniero - abbiamo chiesto un confronto costruttivo con il sindaco e la sua squadra ci siamo trovati di fronte ad un muro. Questo atteggiamento di fatto mette in evidenza una totale assenza di interesse di chi governa verso la comunità nei confronti di chi presta servizio per far sì che le cose vadano bene”.


Inevitabile la mobilitazione con scelte drastiche: «In un territorio dove dovrebbero esserci in servizio 15 agenti e non 6, le scelte amministrative non vanno più bene agli operatori, costretti a sfiancarsi per ubbidire alle direttive, con il rischio concreto anche di fare male il lavoro che svolgono. Se non ci sarà un passo indietro del Comune, la squadra di Polizia locale è pronta a mollare la presa e a chiedere fin da subito il trasferimento». Se perdurasse l’atteggiamento di chiusura da parte dell’Amministrazione comunale verso coloro che dovrebbero tutelare la sicurezza del territorio, i sindacati sono pronti a chiedere l’intervento del Prefetto.
 

Ultimo aggiornamento: 17:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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