Montegrotto. Profughi ucraini accolti nelle case confiscate: si tratta di due alloggi appartenuti all'ex sindaco Luca Claudio

Domenica 20 Agosto 2023 di Eugenio Garzotto
L'ex sindaco di Montegrotto, Luca Claudio

MONTEGROTTO (PADOVA) - Due appartamenti a suo tempo confiscati all'ex sindaco Luca Claudio a seguito dell'inchiesta sulle tangenti verranno destinati a nuclei familiari di profughi ucraini fuggiti dalla guerra.

Lo stabilisce una convenzione che l'amministrazione comunale ha siglato con la cooperativa Eleison Scs di Vigonza alla quale, fino al 31 dicembre, è demandata la gestione della loro permanenza.

Nello stipulare l'accordo, la giunta sampietrina si è però vista costretta a fare buon viso a cattivo gioco. La richiesta di mettere a disposizione i due immobili, entrambi appartamenti con garage al civico 136 di Corso Terme e al civico 20 di via Roma, è infatti arrivata dalla Prefettura di Padova. Creando non pochi problemi all'ente locale, che aveva pensato di assegnarli a cittadini di Montegrotto in stato di difficoltà.

I NODI SULLE ACCOGLIENZE

«A differenza del modello di integrazione "Sai", le accoglienze in emergenza non coinvolgono gli enti locali nella gestione delle persone che vengono collocate tramite una cooperativa che riceve l'incarico e si rapporta direttamente con l'autorità prefettizia precisa il sindaco Riccardo Mortandello -. Per quanto riguarda i profughi della guerra in Ucraina, abbiamo risposto a una richiesta che ci è stata fatta dalla Prefettura di destinare i due appartamenti confiscati a Luca Claudio. Abbiamo risposto in maniera tiepida tiene a precisare il primo cittadino - perché se da un lato è giusto prodigarsi per dare ospitalità ai profughi di tutte le guerre, dall'altro stavamo facendo dei ragionamenti per destinare quelle unità abitative alle emergenze dei residenti del nostro Comune».

Non è l'unico problema. «Da un anno e mezzo i locali sono abitati senza che l'ente locale percepisca alcun affitto prosegue infatti Mortandello -. Ufficialmente non abbiamo neppure informazioni sugli occupanti, perché così funziona l'accoglienza in emergenza». Sulla questione interviene anche la vicesindaca nonché assessore ai Servizi sociali Elisabetta Roetta: «Uno dei due appartamenti è occupato da una mamma con sette figli, di cui solo uno maggiorenne, mentre il marito è stato richiamato al fronte. In questo caso su segnalazione dei vicini di casa i servizi sociali si sono attivati per l'inserimento all'asilo nido e nelle scuole dei minori. Dell'altro figlio non abbiamo informazioni».

LA SCADENZA A FINE ANNO

L'accordo in comodato gratuito con la Eleison Scs scadrà, come detto, a fine anno e verrà rinnovato solo in caso di proroga dello stato di emergenza per assicurare assistenza alla popolazione ucraina dichiarato dal governo il 28 febbraio 2022, quattro giorni dopo lo scoppio del conflitto ucraino. Per l'intera durata della convenzione, il personale municipale potrà visitare l'immobile con un semplice preavviso.

LE SPESE

Le spese per la manutenzione saranno a carico della cooperativa che si impegna inoltre ad attivare percorsi di inclusione sociale e lavorativa per le persone che vi abiteranno. I primi profughi provenienti dall'Ucraina, una quarantina di persone, arrivarono a Montegrotto nel marzo del '22. Fra di loro, una decina di minori. Per alcuni giorni, alcuni furono temporaneamente alloggiati negli hotel Garden, Luna e Marco Polo, altri presso famiglie che avevano dato la propria disponibilità, altri ancora nella canonica della parrocchia di Mezzavia. Vennero inoltre organizzati incontri con loro connazionali già residenti a Montegrotto per aiutarli ad inserirsi nella comunità locale ed eventualmente a trovare un'occupazione.

Ultimo aggiornamento: 13:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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