Il Sindacato Polizia locale condanna Fleximan: «È un criminale». Ma ammette: «Ci sono troppi rilevatori messi dai Comuni»

Sabato 6 Gennaio 2024 di Nicoletta Canazza
L'autovelox abbattuto a Taglio di Po

ROVIGO - Gli hanno dato anche un nome, Fleximan, ma quello che si aggira di notte per abbattere gli autovelox, malgrado gli evviva via social, non è affatto un supereroe o un vendicatore degli oppressi (dal codice della strada). «Ma come può un criminale, perché di questo si tratta, che va in giro di notte a danneggiare il patrimonio pubblico trovare così tanta approvazione popolare?» si chiede il Coordinamento provinciale Sulpl Rovigo, il sindacato unitario lavoratori Polizia locale.

L’ultima “esecuzione” ai danni dell’autovelox fisso in comune di Rosolina, seguita alle decapitazioni dei rilevatori di velocità di Bosaro, Giacciano con Baruchella, Taglio di Po (per la seconda volta in pochi mesi) e Corbola, hanno registrato la massima approvazione popolare, come testimoniano gli infiniti attestati di stima rinvenibili sui social e provenienti dalle persone più disparate, la maggioranza delle quali insospettabili.

SOTTO LA DIVISA 

«Il motivo è semplice, e noi del sindacato unitario lavoratori Polizia Locale lo denunciamo da tempo - sottolinea il coordinatore provinciale Mirco Gennari -. Troppo spesso, anche se non sempre, per fortuna, con la scusa della sicurezza stradale, le amministrazioni comunali e provinciali hanno fatto spuntare autovelox come funghi, piazzandoli nei posti più disparati, tranne dove effettivamente servirebbero, più per rimpinguare le casse dei loro enti che per una reale volontà di ridurre gli incidenti stradali.

Gli agenti in servizio della Polizia Locale diventano così il capro espiatorio a fronte dell’abuso di certe forme di controllo della velocità, quantomeno vessatorie. Polizia Locale che suo malgrado si trova costretta al ruolo di esattore e distratta dall’effettivo controllo del territorio, a scapito della sicurezza, quella vera, di cui non c’è politico che non sia pronto a riempirsi la bocca in campagna elettorale».

La voce che arriva dalla Polizia locale non intende certo difendere il “giustiziere” della notte, ma richiamare l’attenzione sul lavoro degli agenti sul fronte della sicurezza. Agenti che si sentono tra l’incudine e il flessibile. Non “nemici” degli automobilisti, ma impegnati nella tutela loro e di chi utilizza la rete viaria, pedoni e ciclisti compresi. Che poi prendere una multa non faccia piacere a nessuno, è pacifico, ma da qui al sabotaggio ce ne corre. 
«Fermo restando che auspichiamo che Fleximan venga quanto prima assicurato alla giustizia - precisa Gennari - vogliamo sperare che tanta approvazione popolare serva a far riflettere certi amministratori sull’uso (e abuso) di determinati strumenti, nonché sul giusto impiego della Polizia Locale, che merita di meglio che di essere relegata al ruolo di esattore, come vorrebbe qualcuno».

DISPOSITIVI AUTORIZZATI 

Da dire, che tutti gli autovelox installati sulle maggiori arterie polesane sono autorizzati dalla Prefettura dopo un lungo e accurato iter che prevede controlli e requisiti specifici che prendono in considerazione, tra gli altri, l’incidentalità e i flussi di traffico, oltre che la tipologia delle strade interessate. Rovigo, per dire, attende da oltre un anno il via libera alla collocazione di un rilevatore su via Forlanini, un punto nero della viabilità cittadina dove quasi nessuno rispetta i limiti di velocità e già teatro di diversi incidenti. Come a dire che gli autovelox non vengono posizionati a capriccio, ma per reali necessità di sicurezza della circolazione. L’autovelox abbattuto a Rosolina, sulla Romea alle porte del centro, per chi proviene da Porto Viro, sarà presto ripristinato. L’impianto esiste ormai da dodici anni, «è noto a tutti, ben segnalato e alla fine non fa cassa - ha spiegato il sindaco Michele Grossato - ma soprattutto prevenzione in un luogo dove altrimenti si corre troppo». 

COSTI PER LA COMUNITÀ

Gli autovelox sono il primo deterrente agli eccessi di velocità e il loro abbattimento o danneggiamento va contro la sicurezza delle persone e degli utenti della strada. Chi rispetta i limiti, può viaggiare tranquillo, anche se sui social si applaude ai vandali. Ben otto, da maggio, gli apparecchi segati in Polesine. A Rosolina, però, una telecamera di sicurezza nella zona potrebbe dare importanti dettagli per individuare l’autore di azioni che, al di là del coro social, hanno costi a carico di tutta la comunità.

Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 12:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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