I Mondiali in Qatar terranno a battesimo il fuorigioco semi-automatico, l'ultima tecnologia anti-polemica, che però Pierluigi Collina, presidente del comitato arbitrale FIFA, non vuole che sia confuso con un robot.
Fuorigioco semi-automatico, cosa è e come funziona
Secondo la Fifa, che ne ha ufficializzato l'utilizzo nella prossima Coppa del Mondo (al via il 21 novembre), si tratta della più importante innovazione tecnologica nel mondo del calcio, dopo l'introduzione della «Goal Line Technology» e della VAR, che aveva debuttato al mondiale di Russia quattro anni fa. Dopo lunghe e positive sperimentazioni, anche durante il mondiale per club dell'anno scorso, la nuova tecnologia sarà supportata da animazioni in 3D di ultima generazione, che verranno visualizzate sugli schermi sia in diretta allo stadio sia in tv. Mantenendo, però, i direttori di gara al centro del processo decisionale. «Gli arbitri e gli assistenti arbitrali saranno ancora responsabili della decisione sul campo di gioco - ha spiegato Collina, intervenuto nel corso di un webinar FIFA sul tema -. La tecnologia offrirà solamente un ulteriore valido supporto per prendere decisioni più accurate e rapide, in particolare quando l'azione in fuorigioco sarà molto delicata e molto difficile». Soddisfazione per questo ulteriore avanzamento tecnologico, che dovrà garantire decisioni arbitrali sempre più accurate, è stata espressa dal presidente FIFA, Gianni Infantino: «Si tratta di una tecnologia che giunge dopo tre anni di ricerca e test, e di cui la Fifa è estremamente orgogliosa. Perché la FIFA si impegna a sfruttare la tecnologia per migliorare il gioco del calcio a tutti i livelli». Un miglioramento già avvenuto grazie all'utilizzo della VAR, come sostenuto da Collina: «La VAR ha avuto senza dubbio un impatto molto positivo, riducendo il numero di gravi errori in maniera drastica. Ci aspettiamo che questo nuovo strumento ci faccia compiere un ulteriore passo in avanti, soprattutto rispetto ai tempi necessari per chiarire situazioni complicate»