“Dal punto di vista fiscale non posso impedire alla Fiat di fare delle scelte” societarie “che sono economicamente convenienti per loro. Verificheremo il pieno rispetto delle leggi fiscali italiane”. Lo ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, sul trasferimento della sede fiscale di Fiat a Londra. Ieri il Lingotto ha annunciato il cambio del nome in Fiat Chrysler Automobiles, una società di diritto olandese che diventerà la holding del gruppo con residenza fiscale nel Regno Unito. Una scelta – ha precisato la società automobilistica – che non avrà effetti sull'imposizione fiscale cui continueranno ad essere soggette le società del gruppo nei vari Paesi in cui svolgeranno le loro attività”. “Non sono una persona che può giudicare, applico la legge”, ha aggiunto Befera sottolineando che “siccome c’è libera circolazione di capitali e dei beni e servizi, è un fatto normale su cui il fisco non può intervenire se non attraverso le regole di legge”. In merito al pagamento delle tasse nel Paese da parte di Fiat, Befera ha spiegato che se “dopo il trasferimento della sede avrà delle stabili organizzazioni e delle società in Italia, queste ultime pagheranno le tasse in Italia”.
Ultimo aggiornamento: 23 Settembre, 18:08
© RIPRODUZIONE RISERVATA Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".