Gli squali stanno scomparendo da tutti i mari e gli oceani del pianeta. E' un fatto. Dal freddo Oceano Atlantico fino al Pacifico, all'Indiano, gli squali sono vittima di una vera e propria strage, una strage infinita. Una strage che non conosce sosta e che arriva a lambire pesantemente anche le coste del nostro amato Mediterraneo. Tanto che, in molte aree dove, fino a qualche decennio fa erano comuni, sembrano letterlamente scomparsi. Vittime di una pesca senza quartiere che non conosce che pochi e insufficienti ostacoli legislativi che, troppo spesso, si fermano sulla carta, gli squali continuano a morire nelle maniere più svariate e crudeli. Dal noto "spinnamento" (shark finning) che prevede la mutilazione degli animali con il taglio delle pinne quando sono ancora vivi, alle catture "accidentali", alla pesca sportiva, fino alla pesca intensiva praticata in molti Paesi extra europei, dove vengono tirati in barca a migliaia e migliaia ogni singolo giorno dell'anno. Girato da una commossa e coraggiosa, Daniela Bacchetta istruttore sub, documenta la pesca assolutamente non sostenibile in atto sulle coste del Mar Arabico. Il filmato è stato girato in Oman, a Mirbat, qualche settimana fa e rappresenta, in tutta la sua drammaticità, quanto avviene quotidianamente, o quasi, nei porti di quella, come di altre, località.
Ultimo aggiornamento: 18:01
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