Orti urbani e frutteto didattico, il progetto di Terra Viva

Venerdì 31 Maggio 2019
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Siamo in un terreno confiscato alla camorra, che si trova nell’Agro nocerino-sarnese, al confine tra i comuni di Scafati e Poggiomarino. Alle pendici del Vesuvio, c'è una terra fertilissima che viene coltivata da millenni. Purtroppo, però, questa è anche terra di camorra. Il bene confiscato, che in tutto misura ben 115.000 metri quadrati, in passato è appartenuto al clan Galasso, ma oggi è finalmente tornato alla collettività. È qui che sta nascendo il nostro progetto, che coniuga la partecipazione dei cittadini, la sostenibilità ambientale, l’agricoltura biologica e l’obiettivo di garantire lavoro, grazie all’utilizzo del bene confiscato per finalità sociali. Così è nato un progetto ambizioso che guarda lontano: restituire questi 115.000 metri quadri di terreno ai cittadini, realizzando degli orti urbani, un frutteto didattico, aree pic-nic e una pista lunga ben tre chilometri per correre e andare in bici. Ma ci sarà anche spazio per il lavoro, lavoro giusto e di qualità: vogliamo che questo bene confiscato sia un presidio contro il caporalato e lo sfruttamento dei lavoratori, e così qui saranno impiegati soggetti svantaggiati provenienti da storie di sfruttamento, che coltiveranno le eccellenze agro-alimentari del nostro territorio, tra cui il Pomodoro San Marzano DOP e il Cipollotto Nocerino DOP.
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