Pony e mucche star a Vicenzagri
ma è allarme stalle: tremila chiuse

Martedì 1 Marzo 2016 di Roberto Cervellin
Una delle immagini di Vicenzagri al foro boario

VICENZA - C'erano allevatori, agricoltori, giardinieri e appassionati della campagna. Ma anche macchine e attrezzi per lavorare la terra, i boschi e i prati. Non potevano mancare mucche da latte, cavalli, pecore, caprette ed altri animali d'allevamento. Al foro boario di Vicenza è andata in scena la 17. edizione di Vicenzagri, kermesse dell'associazione provinciale macchine e attrezzi agricoli boschivi di Confcommercio che ha visto la partecipazione di 50 aziende provenienti da Veneto e Trentino, e di 350 allevatori veneti. Presenti, tra gli altri, l'assessore regionale all'agricoltura Giuseppe Pan, il presidente regionale di Coldiretti Martino Cerantola, il numero uno di Arav Floriano De Franceschi e Luigi Bassan, presidente provinciale dell'associazione macchine e attrezzi agricoli boschivi.

La kermesse è diventata ormai un punto di riferimento per gli operatori del settore, ma anche un'occasione per parlare dell'agricoltura del territorio, ancora alle prese con la crisi. A lanciare l'allarme è stato Pan: «Dal 2003 a oggi il 40% delle stalle venete è scomparso. Stiamo lavorando sul versante degli aiuti alle imprese agricole ed è in fase di studio un sistema di rientro dai debiti bancari». Un dato su tutti. Oggi le stalle venete sono poco meno di 4 mila contro le quasi 7 mila di una decina d'anni fa. De Franceschi ha lanciato la crociata in favore delle eccellenze del territorio: «Produrre latte non deve essere un'attività per coraggiosi e neppure una sfida contro un mercato in cui il prezzo più basso ha la meglio. Il made in Italy è un valore sul quale dobbiamo investire per la sopravvivenza delle stalle».

Tra un dibattito e l'altro è stata organizzata una gara di conduzione dei bovini a cura dei ragazzi iscritti al Dairy Club Veneto. Inoltre hanno sfilato specie bovine, equine e caprine. I più piccoli si sono dilettati con i pony, mentre gli adulti con la dimostrazione di cavalli al lavoro. «Le vendite sono in linea con l'anno scorso - ha detto Bassan - A frenare il mercato contribuisce la fragilità dell'economia e la crisi di latte e carne». A vincere l'esposizione sono state le aziende la Pineta di Stefano e Claudio Rampazzo di Vicenza per la razza frisona, la Turato di Villafranca padovana per la bruna, quella di Giacomo e Francesco Paccagnella di Grisignano di Zocco per la rendena e Alessandro De Bona di Belluno per la pezzata rossa italiana.

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