VICENZA - Tutti a piedi, torna la domenica senz'auto. Il 20 marzo dalle 9 alle 18 in centro a Vicenza e nei quartiedi di San Pio X, Stanga, San Francesco, Laghetto, Villaggio del Sole e San Lazzaro le auto non potranno circolare. Autorizzate solo quelle elettriche che, nel Vicentino, sono appena qualche decina. Dunque per una giornata il capoluogo berico sarà a misura di pedoni, ciclisti e bus. Questi ultimi, per l'occasione, saranno gratuiti nella tratta urbana. I trasgressori rischieranno multe fino a 335 euro.
Durante il blocco sono previsti diversi appuntamenti, tra cui la StraVicenza, corsa agonistica di 10 chilometri lungo le vie della città, a cui verranno affiancate tre versioni non competitive di 2 chilometri (per anziani e bambini), di 4,5 e di 10 chilometri per i più preparati, che avranno la possibilità di scegliere la distanza anche durante il percorso. Testimonial d'eccezione dell'evento sarà il campione olimpico di Seul Gelindo Bordin.
La domenica a piedi è una delle iniziative promosse dal comune per sensibilizzare i vicentini al problema dello smog. Dopo l'allarme inquinamento del mese scorso, i livelli di pm10 sono tornati nella norma, tanto che il 25 marzo scadranno i divieti di transito che, nel corso dell'inverno, hanno interessato i mezzi vecchi, cioè gli euro 0 e 1 (alimentati a benzina) e 2 (diesel). Le polemiche tuttavia non sono finite. A far discutere, questa volta, non sono le polveri sottili, ma i cartelli stradali che hanno segnalato il blocco dei veicoli più inquinanti.
Alcuni sono stati spostati, altri gettati addirittura ai lati della carreggiata. A documentare la situazione ci ha pensato il consigliere comunale della lista Impegno a 360 gradi Claudio Cicero. «A denunciare la cosa sono stati i cittadini - osserva - I cartelli sono stati rovesciati o semplicemente spostati perché posti sui marciapiedi o in modo tale da ostacolare visibilità e circolazione, con pericolo soprattutto per i ciclisti». Sul problema Cicero ha presentato un'interrogazione. «Sono due le domande che intendo porre all'amministrazione. Quanto costa il servizio di posa, mantenimento, scarso in verità, e rimozione dei segnali? Data l'inutilità del blocco stagionale, non sarebbe il caso di mettere in gara il servizio? L'amministrazione ripensi a queste iniziative portatrici di degrado».
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