ENEGO - Calci e pugni contro i carabinieri. Hanno reagito così due giovani di Enego, il 22enne P.N. ed il 20enne P.B., in un locale del posto nella notte fra sabato e domenica intorno all’una e mezza, alla richiesta delle forze dell’ordine di mostrare loro i documenti per l’identificazione.
I due carabinieri, un militare della Stazione Carabinieri di Solagna ed uno della Stazione di Enego, avevano raggiunto il locale a seguito di una chiamata al 112, inoltrata alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Bassano del Grappa da parte di un cittadino insospettito che lamentava la presenza di due avventori molesti, violenti ed in evidente stato di ebrezza. La risposta dei due giovani è stata così brutale da costringere i carabinieri ad immobilizzarli ed ammanettarli, dopo aver ricevuto una raffica di botte, riportando però lesioni lievi guaribili in pochi giorni. È seguito l’arresto e la detenzione domiciliare.
Oggi l’udienza del rito direttissimo, a disposizione del Sostituto Procuratore di Vicenza Alessia La Placa, ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri, applicando la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria tre volte a settimana, mentre il dibattimento, fase centrale del processo penale, è stato rinviato a metà dicembre.
I due carabinieri, un militare della Stazione Carabinieri di Solagna ed uno della Stazione di Enego, avevano raggiunto il locale a seguito di una chiamata al 112, inoltrata alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Bassano del Grappa da parte di un cittadino insospettito che lamentava la presenza di due avventori molesti, violenti ed in evidente stato di ebrezza. La risposta dei due giovani è stata così brutale da costringere i carabinieri ad immobilizzarli ed ammanettarli, dopo aver ricevuto una raffica di botte, riportando però lesioni lievi guaribili in pochi giorni. È seguito l’arresto e la detenzione domiciliare.
Oggi l’udienza del rito direttissimo, a disposizione del Sostituto Procuratore di Vicenza Alessia La Placa, ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri, applicando la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria tre volte a settimana, mentre il dibattimento, fase centrale del processo penale, è stato rinviato a metà dicembre.
