MAROSTICA – Chiuso il primo anno di attività, è tempo di bilanci per la Fondazione Banca Popolare di Marostica: l’ente senza scopo di lucro, nato dalla fusione della banca scaligera con l’istituto di credito altoatesino, celebra i primi 365 giorni aggiungendo il nome Volksbank dopo la ragione sociale.
Un anno di lavoro intenso, come spiegato dal presidente Roberto Xausa e dal resto del direttivo, riunito nel palazzo del Doglione, sede della Fondazione affacciata direttamente sulla piazza degli scacchi. In platea i dirigenti scolastici, i rappresentanti delle associazioni, dei comuni e degli enti che hanno ricevuto in quest’occasione i contributi loro assegnati. Duecentoventi le richieste approvate, a fronte delle duecentottanta ricevute, per un totale di oltre 300 mila euro elargiti nelle quattro macro aree di competenza della Fondazione: il Marosticense, innanzitutto, che con i suoi 147 mila e 800 euro ha assorbito quasi il 50% delle elargizioni. A seguire il Bassanese, che ha sfiorato i centomila euro di contributi, poi l’area Schio-Thiene-Asiago con 43 mila e 500 euro e in coda Vicenza, con 22 mila euro.
Tante le attività sostenute che spaziano dal tempo libero alla ricerca scientifica, con un occhio di riguardo rivolto soprattutto ai giovani. Circa 40 mila euro i fondi a favore di iniziative turistiche e ludiche. Oltre 120 mila euro per le attività culturali; 65 mila euro al mondo del sociale e del volontariato; 24 mila euro dedicati ad attività e iniziative scolastiche; 31 mila a sostegno dello sport e ancora 30 mila euro a favore di agricoltura, artigianato e attività commerciali.
Contributi elargiti a enti, scuole, biblioteche e associazioni grandi e piccole, di tutto il territorio. A partire dai dodici istituti scolastici che destineranno i fondi ricevuti oggi alla promozione dell’educazione musicale. E poi i contributi alle associazioni commercianti di Schio, Marostica e Bassano. Ai volontari della Compagnia delle Mura di Marostica; ai comuni di Nove, Asiago, Rossano Veneto e Bassano per gestire iniziative in favore degli anziani, per acquistare attrezzature informatiche o archiviare materiale storico nei musei.
E poi ancora alle Asl, fautrici di importanti progetti sulle ludopatie e il disagio giovanile. I defibrillatori alle associazioni sportive, gli equipaggiamenti per la protezione civile di Salcedo, le attrezzature per disabili alla scuola materna di Marostica e all’istituto religioso delle suore della provvidenza di Tezze sul Brenta. Contributi inoltre per l’associazione Abracadabra con le sue attività riguardanti la sclerosi multipla; all’associazione oncologica bassanese Mai soli, per permettere il trasporto quotidiano dei pazienti all’ospedale di Vicenza per la radioterapia; all’Associazione italiana Progeria Sammy Basso per la ricerca sulle Laminopatie.