Caffè, passages e le vie meno note: le sorprese di Vienna in inverno

Sabato 27 Dicembre 2014 di Marco Berchi
Sul Ring Wien Tourismus Christian Stemper

di Marco Berchi

Che sorpresa Vienna d’inverno. Succede quasi sempre quando si torna in una città dopo tanti anni. Ma se la città è Vienna, cioè una di quelle grandi capitali di cui credi di tenere il bandolo, seguendola da lontano, leggendo degli eventi e delle novità che le sono accadute, la sorpresa è doppia.

Ed è quella che ha preso il vostro cronista qualche giorno fa e che riaffiora facendo il sintetico diario di un veloce tour che non si è soffermato nei must della capitale (quelli, ovviamente, dovete vederli) ma che ha due protagonisti fondamentali: i mercatini delle Feste e una parte meno battuta del centro storico.

In coda, i miei suggerimenti tra caffè e locali.

I mercatini

Qui a Vienna i mercatini non sono una raffazzonatura acchiappaturisti ma una tradizione vera e articolata. E ogni piazza che si rispetti ne ha uno.

Arrivato in tarda mattinata, pochi minuti con il trenino CAT dall’aeroporto alla centrale stazione di Mitte, check-in in albergo poi c’è il tempo per un caffè e un dolce alla Guesthouse proprio dietro l’Albertina. Bisogna infatti aspettare l’imbrunire per godersi appieno l’atmosfera dei mercatini. Che poi tanto “ini” non sono, come dimostra il primo che visito, di fronte al maestoso Rathaus illuminato splendidamente. Folla tranquilla, casette grandi e ordinate, installazioni luminose nei giardini circostanti. Davvero un ottimo inizio.

Un paio di fermate di tram ed eccoci in Maria Theresien Platz, proprio di fronte al Kunsthistorisches Museum dove altre bancarelle, sempre ordinate ma meno affollate propongono oggetti d’artigianato, candele e prodotti tipici. Intanto la gente inizia ad uscire dagli uffici e a popolare in una sorta di happy hour tradizionale i tavoli che fronteggiano le bancarelle di mescita del gluhwein, il vin brulé apprezzatissimo dai viennesi.

Attraverso il Museum Quartier, tra moderni box all’aperto — anche qui vino caldo e drink dal taglio più moderno ma ugualmente corroborante — ed eccomi nel delizioso mercatino ospitato da Spittelberggasse e dalle stradine parallele. Qui le bancarelle si confondono con le botteghe e gli atelier che danno direttamente sulle vie, creando un’atmosfera da paese, lontana mille miglia dalla pur vicinissima Mariahilferstrasse. È finita? Ma no. Sempre a piedi si può raggiungere in 15 minuti la grande Karlplatz: nuova piazza, nuovo mercatino. Qui le luci delle casette di legno spiccano ancora di più, gli edifici sono lontani e il buio è ormai fitto.

Lo zainetto è pesante di oggetti e regalini e l’ora di cenare è arrivata. Niente di meglio che gustare una autentica wiener schnitzel alla Gasthaus der Oper, a pochi passi dal mitico Musikverein.

Con il 25 dicembre la maggior parte dei mercatini chiudono i battenti ma vi potrete rifare con gli eventi di piazza per il Capodanno. E poi, molti dei prodotti tipici sono ancora disponibili nelle botteghe, nei negozi e negli atelier della città.

Il centro nascosto e i caffè

La mattinata è dedicata a una visita alla Schatzkammer della Hofburg e alla quadreria del Kunsthistorisches. Due conferme della Vienna che non tradisce, ma si diceva delle sorprese e allora l’attenzione qui la puntiamo sulla seconda parte della giornata. Lo spuntino che rimpiazza il pranzo ha per scenario il primo dei caffè della giornata, il Drechsler, vicino al popolare mercato Naschmarkt dove è stato difficile resistere alle lusinghe dei banchi con cucina di strada internazionale. Da lì in poi, il pomeriggio sarà ritmato da alcuni tra i più tipici caffè viennesi, quelli veri, quelli frequentati dai viennesi più che dai turisti.

Per il caffè-caffè proviamo il Prueckel dove non bisogna farsi ingannare dall’aspetto dimesso, quasi trasandato della grande sala che dà sul Ring. Il test, infatti, è dato dalla vera e propria folla di viennesi che lo popola: giovani e anziani, coppie, impiegati che discutono di lavoro, solitari con il loro libro preferito.

Si attraversa tutto il centro, da Santo Stefano al Graben mentre le luci tornano a brillare sul cielo sempre più scuro mentre ci dirigiamo verso il clou della nostra seconda giornata: la parte ovest del centro storico. Dieci minuti di sosta nella bellissima, barocca Peter Kirche per ascoltare un brano del concerto d’organo (gratuito) delle 15, poi una puntata a scoprire la medievale e minuscola Ruprechts Kirche e la svettante Maria am Gestade. Nella piazza Hoher Markt diamo una sbirciata veloce ai tre piani del bel negozio di alimentari Merkur, poi ci spostiamo sull’altra grande piazza Am Hof, dove i musicofili sostano di fronte al Palazzo Collalto, che udì il primo concerto del seienne Mozart. Di lì in poi è un vagare piacevolissimo tra le austere e nobili vie dell’Innere Stadt occidentale.

È una vera sorpresa, questa Vienna pur sempre centralissima (siamo a tre minuti dalla Hofburg) ma discreta, nobile ma non sontuosa, di gran classe tra palazzi settecenteschi, piazze che si aprono di colpo, negozi e caffè. Bellissimo l’effetto che si ha prendendo l’elegantissimo (negozi e atelier) passage Ferstel per sbucare sulla piazza Freyung, popolata dall’immancabile mercatino. Il dentro-e-fuori tra negozi e portici si conclude più che degnamente in una vera istituzione: il Café Central. Specchi, boiserie, camerieri in giacca bianca e vetrine di pasticceria degne di un gioielliere; merita di fare un po’ di coda all’ingresso e sedersi a un tavolo ordinando uno dei tanti tipi di caffè. Al momento del conto l’ultima sorpresa: un caffè doppio con panna, un tris di piccola pasticceria e un perfetto, elaborato e robusto dolce al cioccolato totalizzano al tavolo solo 13 euro comprensivi del servizio. Sorpresa da applauso e da imitare per tante altre capitali europee….

I nostri consigli

Arrivare

Austrian vola su Vienna da Roma, Milano, Verona, Venezia, Firenze e Bologna. L’aeroporto internazionale è collegato al centro città dal comodo treno CAT che arriva alla stazione di Mitte. Da qui coincidenze con le linee della metropolitana e con numerosi mezzi di superficie.

http://www.austrian.com

I locali

Guest house

Più che un caffè è una brasserie, annessa all’omonimo hotel. Ottima la posizione, proprio dietro all’Albertina e a pochi metri dal mitico Caffè Sacher.

http://www.theguesthouse.at

Drechsler

Quasi secolare ma recentemente rimodernato. Come in tutti i caffè viennesi è possibile gustare piatti caldi per un pranzo veloce.

http://www.cafedrechsler.at

Prueckel

Il sito web solo in tedesco la dice lunga: non è un posto per turisti anche se i turisti, forse proprio per questo, vi si trovano benissimo. Ottimi i wurstel con il bacon.

http://www.prueckel.at

Central

Un’istituzione. Aperto nel 1876, ha visto passare scrittori, politici e intellettuali. Ambiente di classe, servizio puntuale, pasticceria perfetta.

http://www.palaisevents.at

Hotel

Defilato ma non fuori mano, il Ruby Sofie è un hotel come-si-fanno-adesso. Ricavato in uno storico palazzo in stile Secessione già sede di una sala da concerto a 400 metri dalla stazione di Mitte ha uno stile informale e giovanile. Il wifi è free, la colazione è migliorabile ma la vostra stanza, con un letto comodo e ampio, avrà tutto quel che vi serve, tranne una sedia comoda per lavorare alla scrivania.

http://www.ruby-hotels.com/

Per la cena

Gasthof der Oper

Come detto, la wiener schnitzel qui è molto buona. Era davvero grande e perciò sul resto del menu non ci possiamo esprimere. Il locale fa parte di una catena che ha altri tre ristoranti in città.

http://www.plachutta.at

In città

La Vienna Card (18,90 euro per 48 ore) con sconti in siti, musei e negozi e con libera circolazione sui mezzi pubblici è molto comoda. Va obliterata al primo utilizzo sui tram o sulla metropolitana.

Tra le mostre importanti in corso: Monet al Belvedere (fino all’8 febbraio) e Velazquez al Kunsthistorisches (fino al 15 febbraio).

Compie 150 anni il Ring, il maestoso anello di viali che circonda il centro (www.ringstrasse2015.info),

Info generali: http://www.wien.info/it

Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 20:32

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