Città del Vaticano – Chissà se verrà doppiato e distribuito anche in Italia. In Polonia il film Kler, clero, sta provocando un vespaio senza precedenti. Il regista Wojciech Smazhovsky ha raccontato senza troppi filtri la vita nascosta del clero polacco negli aspetti che meno fanno onore alla Chiesa. Scandali, truffe, denaro speso per comprare beni di lusso e non di certo per aiutare i migranti, vizi e naturalmente sesso, compresa la piaga orribile della pedofilia. Uno spaccato corrosivo, irriverente, trasgressivo della patria di San Giovanni Paolo II. Lo slogan della pellicola che è uscita in questi giorni a Varsavia è «nulla di umano è estraneo». A giudicare dal trailer che circola in rete, il film si prospetta un pugno nello stomaco. Una pubblicità migliore il regista Wojciech Smarzowski non avrebbe potuto immaginarla.
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