Città del Vaticano - «Fratello mio, amico mio, mio compagno di sfide e di rischi nella lotta per la fratellanza».
Francesco ripercorre il cammino fatto dalla firma del documento sulla Fratellanza avvenuta due anni fa ad Abu Dhabi. «La Sua testimonianza mi ha aiutato molto perché è stata una testimonianza coraggiosa. So che non era un compito facile. Ma con Lei abbiamo potuto farlo insieme, e aiutarci reciprocamente.La cosa più bella è che quel primo desiderio di fratellanza si è consolidato in vera fratellanza. Grazie, fratello, grazie!»
Il tema centrale è il rapporto tra Islam e Cristianesimo. «O siamo fratelli o ci distruggiamo a vicenda» afferma Papa Francesco che ringrazia tutti per aver scommesso sulla fratellanza, «perché oggi la fratellanza è la nuova frontiera dell'umanità», ha detto il Papa in spagnolo. «Oggi non c'è tempo per l'indifferenza. Non possiamo lavarcene le mani, con la distanza, con la noncuranza, col disinteresse. O siamo fratelli - consentitemi -, o crolla tutto. E' la frontiera. La frontiera sulla quale dobbiamo costruire; è la sfida del nostro secolo, è la sfida dei nostri tempi. Fratellanza vuol dire mano tesa; fratellanza vuol dire rispetto».