Nell'elenco dei paesi dove si registrano discriminazioni striscianti ci sono anche l'Italia, la Spagna e la Polonia.
Il rapporto
E' il quadro che emerge dalla edizione del Rapporto sulla libertà di pensiero nel mondo, promosso dall’Humanists International (di cui l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti fa parte).
Ogni anno, un terzo di tutti i paesi del mondo viene esaminato nell'ambito di un ciclo continuo di aggiornamenti, e a partire da quest’anno anche alla luce di due nuovi parametri che vanno ad aggiungersi a quelli utilizzati nelle edizioni passate: il modo in cui l'influenza della religione nella vita pubblica mina il diritto all'uguaglianza e/o alla non discriminazione, colpendo in modo particolare i diritti delle donne e delle persone lgbti+; e il modo in cui la mancata regolamentazione dell’obiezione di coscienza si traduce nella negazione di servizi alle donne e alle persone lgbti+.
Tra i focus da segnalare quelli sull’Afghanistan, sul Ghana, con la discussione in corso su un progetto di legge che prevede una pena fino a cinque anni di reclusione per le persone lgbt+ e una pena fino a dieci anni per chiunque si impegni in attività di advocacy in materia; in Myanmar, dopo il colpo di Stato del febbraio scorso e in Uruguay, dove la Ley de Consideración Urguente approvata nell’ottobre 2020 concede alla polizia maggiori poteri nell’uso della forza per sedare le proteste.