«E’ stato uno shock chiudere così i miei Us Open, ma era una cosa che poteva capitarmi anche prima nella mia carriera o poteva capitare a un altro giocatore. Ci sono state molte speculazioni negli scorsi giorni, le ho accettate e sono andato avanti. La cosa più importante è che lei non si sia fatta niente, non se lo meritava in ogni caso». Novak Djokovic torna a Roma, per dare la caccia al suo quinto titolo al Foro Italico. Lo fa da imbattuto sul campo nel 2020 ma anche da reduce dalla squalifica agli Us Open, per aver colpito involontariamente una giudice di linea con una pallina scagliata in un momento di rabbia.
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«E’ stato brutto chiudere così il mio percorso a New York, mi sentivo molto bene in campo - ha spiegato il numero uno del mondo -. E' una cosa che non dimenticherò mai e sono contento di tornare subito a giocare per lasciarmela alle spalle». Nole alla fine del torneo supererà Pete Sampras come settimane al vertice della classifica mondiale (286 quelle dello statunitense). «E' un record che mi inorgoglisce, Pete era uno dei miei punti di riferimento, per il suo tennis e per la sua forza mentale – ha spiegato – Ora mi piacerebbe superare nella classifica di tutti i tempi anche Federer e provare a vincere il maggior numero di Slam possibile. Sono i miei due maggiori obiettivi professionali».
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