MotoGP anno uno. Il motomondiale riparte dal Qatar questo fine settimana. Si ricomincia, dopo aver assistito alla disperazione pandemica di un 2020 iniziato tra mille dubbi e incognite, avvolto da un alone di paura, incertezza, precarietà che, in fondo, neanche la pista era riuscito a togliere. Si riparte dalla Suzuki e da Joan Mir campioni del mondo senza più il loro grande condottiero, Davide Brivio, passato ai lidi della Formula 1 sotto le effigi del team Alpine. Si ricomincia dalla loro costanza e velocità.
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Una Suzuki che dovrà vedersela, è evidente, con Yamaha e Ducati.
TORNA MARC
Pronta al definitivo salto la KTM, che potrebbe davvero issarsi a regina del campionato con Binder e Oliveira, mentre Petrucci è ancora alla ricerca del giusto feeling con la moto austriaca. Eppure, tra tutti questi presenti, forse il protagonista più atteso è colui che, di fatto, è mancato in tutto il 2020. Il re ha perso la corona, ma nel buio oltre i riflettori, Marc Marquez, dopo il terribile calvario passato per la rottura dell’omero, con ben 3 operazioni, sta spingendo per tornare a correre. In Qatar il box con il numero 93 è pronto: vederlo in griglia a Losail non sarebbe utopia e, certamente, sarebbe già una vittoria dopo quanto passato. A proposito di sofferenza e resilienza, l’ultimo pensiero va ad una Aprilia pronta a spiccare il volo con una nuova moto. Il 2021 ha invece assunto una tinta oscura dopo la scomparsa del suo condottiero, Fausto Gresini. Ed allora, che sia un mondiale degno della figura di Fausto: vincente nella vita come pilota, ma sopratutto come uomo.