È stato il mese più travagliato della sua vita professionale, nonostante le ultime settimane scandite dalla solita routine tra allenamenti alla Continassa, partite allo Stadium e trasferte. Eppure, lontano dai riflettori, Nicolò Fagioli sapeva che prima o dopo si sarebbe ritrovato di fronte al bivio decisivo per la sua carriera: da una parte lo scampato pericolo e il tutto come prima, dall'altra il rischio di interrompere bruscamente la sua ascesa in maglia Juventus, e azzurra. A pochi giorni di distanza cambia la chiave di lettura del suo post social con la scritta "Resilienza" a caratteri cubitali, dopo gli zero minuti in campo nel derby contro il Torino, non cambia invece la linea della Juventus che non commenta ufficialmente la vicenda in attesa di sviluppi, ma continuerà a puntare su di lui a partire dalla prossima sfida di campionato contro il Milan.
LA VICENDA
Fagioli è indagato dalla Procura di Torino per presunte scommesse su piattaforme illegali.
SENTITI CALVO E FERRERO
La Figc ha ricevuto le carte il 30 agosto ed ha aperto un fascicolo (con 60 giorni di tempo, salvo proroghe, per chiuderlo), in attesa di ulteriori documenti da Torino per un eventuale deferimento. Fagioli è già stato ascoltato, così come il Managing Director Revenue & Football Development Francesco Calvo e il presidente Gianluca Ferrero, entrambi a metà del mese scorso. La chiusura delle indagini è attesa a breve, con l'archiviazione nella migliore delle ipotesi per il giocatore, o un procedimento se il procuratore Giuseppe Chinè dovesse valutare elementi per continuare: con la sua collaborazione, il club bianconero spera di arrivare a un'attenuazione della pena sportiva, magari per la sola stagione in corso. Per la Juventus si tratta del secondo caso delicatissimo a pochi mesi da Pogba, sospeso con stipendio al minimo federale. Dopo la conferma della positività nelle controanalisi, la Juventus è pronta alla risoluzione del contratto del francese.© RIPRODUZIONE RISERVATA