Mourinho: «La finale di Budapest non l'abbiamo persa. Il doppio attaccante? Mi piace averne sempre uno creativo»

La conferenza stampa del tecnico portoghese alla vigilia dell'esordio stagionale in Europa League

Mercoledì 20 Settembre 2023 di Gianluca Lengua
Mourinho: «Lo Sheriff ha fatto cosa incredibili nella sua storia. Il doppio attaccante? Mi piace averne sempre uno creativo»

José Mourinho scopre alcune carte in vista della partita contro lo Sheriff di Europa League: «Giocheranno Svilar, Mancini, Llorente e Ndicka.

Il doppio centravanti? Non dico chi ci sarà in attacco. Lo Sheriff? Giochiamo contro la storia, perché nella storia hanno fatto cose incredibili». Ecco la conferenza stampa integrale

Nella gestione degli attaccanti è possibile domani vedere come nella parte finale di Roma-Empoli Lukaku e Belotti insieme?

«Se l'obiettivo della domanda è sapere chi giocherà domani non voglio dirlo. Giocherà Karsdorp perché Kristensen non può giocare e perché senza Smalling il nostro quarto difensore è Celik, ho bisogno di avere un quarto difensore in panchina. Giocheranno Mancini, Llorente e Ndicka. Se mi chiedi dei due attaccanti per sapere chi gioca, non lo dico. Se la domanda è dal punto di vista strategico, filosoficamente preferisco giocare con due attaccanti dove uno è di creatività. Per questo abbiamo giocato con Dybala o El Shaarawy e Abraham».

Dov'è Tiraspol, la Roma in Transnistria in trasferta al confine con la guerra (a sole due ore da Odessa e 300 km da Zaporizhzhia)

Con che spirito si ricomincia da Tiraspol? Gioca Svilar in porta?

«È una stagione diversa e una competizione diversa. Continuerò a dire fino all'ultimo giorno, e magari anche dopo, della mia carriera che la finale di Budapest non l'abbiamo perso. lo dirò ogni volta che parlerà della finale. Partiamo da zero, l'obiettivo oggi è di qualificarci per la prossima fase. L'anno scorso abbiamo iniziato con una sconfitta che ci ha creato difficoltà nella qualificazione e di giocare un playoff contro una squadra di Champions League, non è facile per una squadra come la nostra che ha tanti impegni in stagione. Se possiamo vincere il girone, sarebbe importante. Ti rispondo su Svilar perché sei venuto da Roma e non è facile: gioca Svilar perché Rui Patricio ha giocato bene l'ultima partita, non ha subito gol e non c'è critica a Rui. Se contro l'Empoli non fosse andata bene e ci fossero state critiche, avrebbe giocato Rui al 100%». 

 

Che squadra è lo Sheriff?

«Abbiamo rispetto per tutti gli avversari, abbiamo perso due anni fa 6-1 una partita che si dovevamo vincere, abbiamo perso l'anno scorso a Ludogorets la prima del girone e sappiamo che non è mai facile giocare in Europa, soprattutto in trasferta. Giochiamo contro la storia, perché nella storia hanno fatto cose incredibili in Champions e parliamo di 2/3 anni fa e non 20. Giochiamo con una squadra forte, giocheranno Karsdorp, Mancini, Llorente, Ndicka. Sono quattro giocatori che saranno i titolari della squadra. Abbiamo portato Mannini e d’Alessio. Non saranno loro a iniziare la partita. Noi andiamo seri. 

Domani non assisterà dalla panchina, è un problema? Dove guarderà la partita?

«È un problema perché non posso comunicare con la squadra. Mi metterò dove mi mette lo Sheriff. Ma io ho fiducia nella mia squadra, mi fido di loro e questo ci porterà al successo». 

A sensazione, visto che anche in campionato ci sono squadroni, per raggiungere la qualificazione in Champions è più facile attraversare il percorso europeo o italiano?

«Non lo so. L’anno scorso avevamo tutti la sensazione che si poteva fare in campionato e in Europa. Alla giornata 30 eravamo terzi e ai quarti di finale. Abbiamo avuto degli infortuni, siamo andati in difficoltà, abbiamo perso partite in campionato e siamo arrivati in una finale difficilissima contro una squadra che aveva le nostre stesse ambizioni. Possiamo guardare anche alle squadre fortissime di Europa League come Liverpool, Brighton, West Ham, Atalanta, non riesco a dire dove è più facile arrivare. Non scelgo nemmeno una competizione, perché per me la partita più importante è la prossima. E per me oggi è più importante l’Europa League».

Mourinho: «Le finali europee hanno creato una Roma unita»

José Mourinho ha parlato anche ai microfoni di Sky Sport.

Terzo anno in Europa cosa rappresenta?
«Queste due finali che abbiamo giocato hanno portato momenti emotivi, di empatia con la gente che hanno costruito il senso di una Roma unita. Ogni partita della fase del girone l’affrontiamo l’obbiettivo di qualificarci. L’anno scorso quando abbiamo perso la prima ci siamo messi da soli sotto pressione. Domani cercheremo di entrare meglio».

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Quale insidie nasconde lo Sheriff?
«Ha fatto la storia. La vittoria al Bernabeu è la storia del calcio. Abbiamo analizzato la squadra di questa stagione, gioca un solo calciatore moldavo gli altri sono brasiliani o colonbiani e cercano di fare un salto in avanti. L’allenatore è bravo, la squadra è organizzata. Giocano a quattro in campionato, a cinque in Europa. Probabilmente non sarà un bel campo, ma magari sarà una sorpresa e sarà fantastico.

Lukaku e Dybala giocheranno?
«Non voglio dire chi gioca o chi no. Abbiamo una rosa con opzioni. Se parli di loro parli di giocatori speciali. Ci sono Smalling, Pellegrini, Kristensen e Azmoun che non possono giocare. Anche con loro fuori c’è una rosa che ci dà la possibilità di fare qualche cambio». 

Lei e la proprietà avete sempre onorato l’Europa…
«Io sono cresciuto in un modo in cui provo difficoltà a scegliere una competizione. Per me quella più importante è la prossima. Se siamo in Europa penso che al di là del titolo che abbiamo vinto e dell’atro che non ci hanno fatto vincere, aiuta a creare una Roma più forte. Se ricordi le partite con il Bodo, Leicester, Feyenoord e Bayer Leverkusen, dal punto di vista sociale e di empatia hanno aiutato la Roma a diventare più grande»

Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 07:23
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