TORINO - Noi restiamo alla Juve. Cantano Antonio Conte, Arturo Vidal e Andrea Pirlo. Il coro si leva dal palco del “Gran gala del calcio Aic”. Il tecnico non pronuncia le tre paroline magiche (io resto qui), ma quasi: Futuro? La Juve casa mia. E a casa si sta bene, si coccolati. Conte rompe gli indugi dei giorni passati, quando non voleva affrontare pubblicamente certi discorsi. La sua permanenza in bianconero ora pi probabile, anche se l’estero continuer a sedurlo.
La Signora incassa pure l’ennesima dichiarazione d’amore di Vidal («Resto di sicuro a Torino») e soprattutto l’inedita sortita di Pirlo, al quale sono bastati due monosillabi per confermare l’imminente rinnovo fino al 2016: «Se resto alla Juve? Sì, sì».
C’è chi non vuole andare via e chi vorrebbe arrivare. È il caso di Guarin, che sta forzando la resistenza dell’Inter, ma anche di Osvaldo, l’ultima suggestione bianconera. Ottenuto l’ok dell’attaccante italoargentino, la Juve si è detta pronta a prelevarlo dal Southampton, purché in prestito con diritto di riscatto. L’interesse è reale.
Nessuna manovra di disturbo all’Inter, anch’essa interessata all’ex giallorosso. L’arrivo di Osvaldo a Vinovo è però legato a doppio filo alla partenza di un attaccante.
L’indiziato numero uno resta Vucinic (che si sta allenando a parte, in accordo con Conte). Congelata la pista-Inter, si tenta di riannodare i fili delle trattative con Arsenal e Zenit. Più difficile che il sacrificato sia Quagliarella. «Fabio non si muove», ribadisce il suo agente Bozzo.
Dal mercato al campionato, è sempre Juve-Inter. Domenica Conte dovrà fare a meno dello squalificato Buffon (largo a Storari), ma ritroverà Chiellini in difesa e riproporrà Pirlo in regia. Il tecnico punta forte anche sul dodicesimo uomo, il pubblico dello Stadium.
La Juve a febbraio giocherà tre volte su quattro in casa, dove ha sin qui ottenuto dieci vittorie su altrettante uscite di campionato. L’occasione buona per riguadagnare qualche punto sulla Roma.
Ultimo aggiornamento: 09:27
La Signora incassa pure l’ennesima dichiarazione d’amore di Vidal («Resto di sicuro a Torino») e soprattutto l’inedita sortita di Pirlo, al quale sono bastati due monosillabi per confermare l’imminente rinnovo fino al 2016: «Se resto alla Juve? Sì, sì».
C’è chi non vuole andare via e chi vorrebbe arrivare. È il caso di Guarin, che sta forzando la resistenza dell’Inter, ma anche di Osvaldo, l’ultima suggestione bianconera. Ottenuto l’ok dell’attaccante italoargentino, la Juve si è detta pronta a prelevarlo dal Southampton, purché in prestito con diritto di riscatto. L’interesse è reale.
Nessuna manovra di disturbo all’Inter, anch’essa interessata all’ex giallorosso. L’arrivo di Osvaldo a Vinovo è però legato a doppio filo alla partenza di un attaccante.
L’indiziato numero uno resta Vucinic (che si sta allenando a parte, in accordo con Conte). Congelata la pista-Inter, si tenta di riannodare i fili delle trattative con Arsenal e Zenit. Più difficile che il sacrificato sia Quagliarella. «Fabio non si muove», ribadisce il suo agente Bozzo.
Dal mercato al campionato, è sempre Juve-Inter. Domenica Conte dovrà fare a meno dello squalificato Buffon (largo a Storari), ma ritroverà Chiellini in difesa e riproporrà Pirlo in regia. Il tecnico punta forte anche sul dodicesimo uomo, il pubblico dello Stadium.
La Juve a febbraio giocherà tre volte su quattro in casa, dove ha sin qui ottenuto dieci vittorie su altrettante uscite di campionato. L’occasione buona per riguadagnare qualche punto sulla Roma.
