Conte all'attacco: «Non è l'Europa League
il nostro habitat naturale
Con i viola soffriamo solo per 20'»

Mercoledì 19 Marzo 2014 di Luca Pasquaretta
Conte all'attacco: «Non è l'Europa League il nostro habitat naturale Con i viola soffriamo solo per 20'»
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Non ha parlato della partita della vita Antonio Conte. Ha sottolineato pi volte la parola “rimpianto” per l’eliminazione in Champions. Che «non sente la pressione» e soprattutto che «l’habitat della Juve non è l’Europa League». Tradotto: non è nel suo carattere snobbare la partita, nessuna partita, perché è un vincente. Ma se dovesse essere eliminata la sua Juve, non si strapperà i capelli. «Vogliamo onorare l’impegno». Troppo poco? Forse. «C’è tempo per far ricredere tutti» ha rilanciato capitan Buffon, un po’ polemico quando gli è stato chiesto del rigore di Marassi: «Qualcuno si è scomodato a guardare le statistiche e si è reso conto, che qualcuno l’ho parato in passato». Sia Conte che Gigi hanno dribblato le polemiche a distanza con Totti, che aveva evocato gli aiutini. Bocche cucite. Solo smorfie. Il discorso poi è scivolato sulla partita. «Abbiamo analizzato tutte e tre le gare - ha continuato il tecnico - noi soffriamo gli ultimi 20 minuti, loro i primi 70. Più che i singoli c’è da fare attenzione all’organizzazione della Fiorentina, che rispettiamo molto come collettivo». Sulla stessa lunghezza d’onda Buffon: «Solo chi esce avrà da perdere. Essendo un portiere farò attenzione a Gomez, Matri, i loro attaccanti, ma come squadra quella viola è ben assortita». Infine una considerazione sulla formazione. Sarà 3-5-2. Ci sarà Tevez dall'inizio. L'Apache non segna il Europa da una vita: dall'aprile del 2009. D’altronde Conte ha gli uomini contati, considerando l’infortunio dell’ultimo minuto di Ogbonna. Due i dubbi: Isla-Lichtsteiner e Llorente-Osvaldo. «E’ un periodo particolare, a livello di acciaccati è il periodo più critico della mia gestione, fanno parte del gioco, forse avrei dovuto fare un po’ più di turnover». La chiosa sa tanto di sarcasmo. Se dovesse essere eliminato forse Conte avrà poco da ridere, perché ai piani alti di corso Galileo Ferraris non la prenderebbero bene. Va bene il terzo scudetto consecutivo storico, ma vedere gli altri contendersi l’Europa League nel proprio stadio, dopo un’eliminazione in Champions tanto assurda quanto clamorosa, considerando gli avversari, sarebbe un boccone amaro da digerire. Non ci sarebbe maalox che tenga.
Ultimo aggiornamento: 21:43

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