Chiellini-Ibra: botte, battute tanto veleno e vecchi rancori

Sabato 18 Giugno 2016 di Alessandro Angeloni
Chiellini-Ibra: botte, battute tanto veleno e vecchi rancori
TOLOSA - Si conoscono bene e a guardarli non sembrano nemmeno troppo amici. Uno, Giorgio Chiellini, nel 2006 aveva deciso di finire in B pur di continuare a vestire la maglia della Juventus; l'altro, Zlatan Ibrahimovic, è stato condotto all'Inter dalla sua ambizione e dal suo ego, perché una leggenda come lui non poteva calcare campi minori, seppur con una maglia gloriosa. I due all'epoca se le davano in allenamento, poi se le sono date quando la Juventus è tornata in serie A e lui aveva la casacca nerazzurra e poi quella rossonera. In Nazionale non si erano mai incrociati, nell'unica occasione libera (2009 a Cesena, amichevole) non c'era Ibra, infatti Giorgione ne approfittò segnando la rete della vittoria.

«LO MANDAVO ALL'OSPEDALE»
Stavolta, qui a Tolosa, c'è stato una specie di Far-West, con i due impegnati a darsele per tutta la partita. L'uno ha voluto annullare l'altro, anche in maniera sgarbata. Una gomitata uno, poi un calcetto l'altro. Spinte, magliette tirate: mors tua vita mea. Chiellini ha faticato un bel po', ma alla fine il duello l'ha vinto lui. «Con Giorgio ve le siete date eh? No altrimenti sarebbe finito all'ospedale», sempre molto sobrio nelle dichiarazioni il vecchio Ibra. Che poi lancia un occhio dolce all'Italia. «Mi è piaciuta tutta la squadra. In partite come questa devi stare concentrato per novanta minuti e basta un nulla per prendere gol». Chiellini risponde: «Ibra è fatto così, lo conosciamo tutti. Ma in campo è andato tutto liscio. E' ovvio che quando ci sono questi duelli tutti usano la lente d'ingrandimento. I contatti ci sono ma non c'è stato nulla di più. Lui merita un occhio di riguardo perché è un grande calciatore». Dalle botte con Ibra alle dichiarazioni velenose di Ekdal, che gli aveva dato del maiale. «Ho parlato con Albin, è stato frainteso. E' giovane e forse doveva usare meglio certe parole. Quando eravamo a Torino lo trattavo con un fratellino, è un ragazzo d'oro. Quando avrà qualche anno in più, sono sicuro non cascherà in altri tranelli, ne sono sicuro»

 
Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 10:30
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