Lazio, Castellanos raggiunge Immobile. Colpo nella notte di Lotito: «Ho preso un fenomeno vero»

Ieri sera confronto fra Sarri e Ciro, pronto a dire no agli arabi

Sabato 15 Luglio 2023 di Alberto Abbate
Lazio, Castellanos raggiunge Immobile. Colpo nella notte di Lotito: «Ho preso un fenomeno vero»

ROMA Colpo a sorpresa di Lotito a mezzanotte, lo urla fiero: «Ho preso Castellanos, è un fenomeno vero».

Ha persino un'aquila tatuata sullo stinco, voleva giocare in Italia, la Lazio era nel suo destino. La svolta in un moto d'orgoglio del patron, dopo aver ricevuto il no a Sanabria nel pomeriggio da Cairo. Incredibile ma vero. Torna in Europa, Valentìn Castellanos (costo dell'operazione 20 milioni bonus compresi, lunedì le visite mediche e poi la partenza per Auronzo): nella sua parentesi in prestito al Girona, si era messo in mostra in 37 partite con 14 gol, il poker al Real Madrid un tripudio. L'attaccante nativo di Mendoza è del New York City, il suo entourage ieri sera ha chiuso l'affare a Villa San Sebastino. Venti milioni per questo 24enne, pagato dunque a peso d'oro: «Manca solo la firma del contratto - ci assicura Lotito - e ora speriamo che gli arabi non tornino alla carica per Ciro». Già, Immobile resta il re della Lazio, guai a toccarlo. I tifosi sono disposti persino ad andare in pellegrinaggio a La Mecca per fermarlo, glielo urlano al suo primo allenamento ad Auronzo: «Non ci deludere, non ci lasciare. Non li fai in Arabia, questi gol». Uno, due, tripletta, applausi scroscianti e cori infiniti per il primo giorno da bomber di Ciro allo Zandegiacomo. Il capitano è in forma, si è sempre allenato in vacanza, lo dimostra subito sotto porta e sul campo. È una prova di forza e d'integrità fisica persino sotto lo sguardo attento di Sarri, con cui volano abbracci e sorrisi fuori, ma forse c'è qualcosa d'irrisolto dentro. Gli arabi non mollano l'asso, era verissimo il biennale da 35 milioni, 20 al primo anno. Ciro ne ha parlato con la famiglia e ora anche con Lotito, ma è pronto a dire no per amore della Lazio. Aveva bisogno di risentire quest'affetto del popolo, ma anche di un nuovo faccia a faccia col tecnico. Eccolo, c'è stato ieri sera, è servito.

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Immobile ha masticato amaro l'ultimo periodo, pensava di essere più coinvolto sul mercato. Era stato abituato così in passato, stavolta non ha ricevuto mezza chiamata per un consulto. Però forse è proprio questo il motivo: serviva un altro attaccante vero, la scorsa estate il capitano aveva suggerito l'amico Caputo invano. Lotito aveva abbandonato piste importanti (vedi Simeone) per non «minare la serenità» di Ciro. Nell'ultima stagione invece i suoi gravi infortuni hanno pesato sul cammino, lo stesso errore non va ripetuto in Champions. Presidente e allenatore non si sono fatti condizionare stavolta, ma non è una mancanza di fiducia nel capitano. A 33 anni Immobile è tutt'altro che finito e la Lazio conta nelle sue prodezze come un tempo. Il vice è Castellanos, hissà se ora Sarri può coltivare il sogno dell'esperto Berardi sull'esterno (le alternative Hudson-Odoi e Karlsson), persino con l'ansia di un nuovo assalto di Al-Ittihad, Al-Ahli e Al-Shabab (c'è anche il Ferbahce) a Felipe Anderson.

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IL CASTING

Intanto Castellanos partirà dietro. Immobile non deve essere geloso, sarà lui il titolare indiscusso. Su questo Sarri ieri è stato fermo, ma non vuole che accada mai più quanto successo alla sostituzione al fotofinish con il Sassuolo. Quella sfuriata era già stata chiarita in un precedente confronto a maggio, ma il discorso diventa importante anche per il futuro prossimo. Per Immobile c'è stato sempre un occhio di riguardo, è stato gestito per il suo bene a fine campionato. E un compagno di reparto può allungargli la carriera, aiutarlo quando è stremato o a corto di fiato, questo Ciro deve capirlo ed essere un esempio per il gruppo. Ci sarà sempre la riconoscenza per la storia che ha fatto e farà ancora con la Lazio. Non a caso Lotito non ha nessuna intenzione di cederlo all'Al-Wahda o all'Al-Shabab «forse nemmeno con un'offerta da 50 milioni sul tavolo» e forse neanche se fosse lui stesso come Milinkovic (manca ancora la prima rata dei 40 milioni) - a chiederlo. Immobile è un simbolo assoluto, qui ha i tifosi, Sarri e il patron. E ora Castellanos: non sarà mai solo.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 14:20
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