Lazio, Sarri: «Il mercato è finito. Dovremo fare meglio con quello che abbiamo»

Venerdì 4 Febbraio 2022 di Valerio Marcangeli
Maurizio Sarri (63), allenatore della Lazio

«Il mercato è finito, stop». Maurizio Sarri dribbla così ogni possibile polemica nella conferenza stampa prima della sfida contro la Fiorentina. Domani la Lazio affronterà una diretta concorrente per l'Europa e per il Comandante tutta la concentrazione dovrà essere sull'avversario, molto temibile tra le mura amiche.

Cos’è cambiato nella fase difensiva?

«Cos’è cambiato? Domani ci misureremo.

Loro in dieci partite in casa hanno fatto 29 gol e hanno creato 81 occasioni. Per questo vedremo se veramente siamo cresciuti da questo punto di vista. La squadra è più compatta e spero che la fase difensiva delle ultime partite sia frutto di questo».

È un momento delicato per la squadra?

«No. Noi nelle ultime 12 partite abbiamo perso a Sassuolo e con l’Inter. Siamo in crescita, non siamo in un momento delicato».

Sul mercato…

«Il mercato si è concluso, stop. Inutile stare qui a fare congetture, qualsiasi tipo di discorso in questo momento si può ritorcere sulla squadra. Dobbiamo fare meglio con questi giocatori che abbiamo e c’è la possibilità di farlo. Ora devo tenere la squadra fuori dagli alibi e tutto questo. Il mercato è chiuso, stop».

Com’è l’umore della squadra?

«Il pranzo si era detto di farlo da tempo, volevamo fare una grigliata qui ma non è stato possibile. L’umore è buono. Dal pinto di vista dei rapporti interni la squadra è in un buon momento».

Cosa può darvi Cabral? E sul vice Immobile…

«Vediamo quello che ci può dare. Io sinceramente lo conosco pochissimo. Un membro dello staff lo ha seguito, tra l’altro superficialmente perché eravamo negli ultimi giorni di mercato. Ora fisicamente ha qualcosa in meno dei nostri perché è stato 45 giorni fermo per infortunio e questa settimana si è allenato poco per le dinamiche di mercato. È esplosivo e resistente, ha qualche numero in accelerazione, ora ha provato da esterno poi faremo un tentativo da centrale, ruolo che per me Felipe può fare con le sue caratteristiche».

Come sta Marusic?

«Ieri è stato fermo un giorno per una tonsillite, ma oggi si è allenato. Gli abbiamo fatto fare un giorno di riposo con antibiotico».

Ha sentito il presidente Lotito?

«L’ho sentito due o tre giorni fa ma senza problemi. Noi abbiamo un rapporto diretto, ci diciamo quello che pensiamo non ci sono problemi».

Come sta Pedro? E sul contratto…

«C’è stata la settimana di sosta, ma con il mercato aperto, non si è parlato di contratti. Pedro è stato fermo, ma è talmente brillante che appena lo metti in campo sembra che stia bene. C’è solo da valutare se farlo partire da primo o fargli fare uno spezzone dopo. Ha una brillantezza non ordinaria che dà buone sensazioni».

Come si affrontano sette partite in così poco tempo?

«Ora pensiamo a quella di domani. Sarà una gara difficilissima il loro rendimento in casa parla chiaro, sarà bene essere concentrati. Loro sono violenti nel senso che riescono ad entrare subito in partita. Poi penseremo alle prossime sei, c’è chi sarà stanco, chi sarà disponibile e chi non lo sarà. Ci sarà posto per 18 calciatori».

Come sta Radu? Acerbi quando recupera?

«Francesco sta lavorando a parte, penso che nel giro di qualche giorno possa riprendere ad allenarsi con noi ma non ho certezza fino a martedì o mercoledì, quando ci saranno i prossimi controlli. Stefan sta abbastanza bene, negli ultimi 2-3 mesi è sempre stato bene, si è fermato poi per 10 gironi, ma è rientrato in linea con quello che avevamo lasciato».

Impressioni su Kamenovic? Basic come l'ha visto?

«Aveva il viso bianco... Ieri era già in campo, ha vissuto un episodio che sul momento l'ha scosso, penso sia normale uscire così dopo aver avuto la pistola puntata contro. Ma finisce lì. Kamenovic ha problemi burocratici, ha avuto un paio di giorni di permesso, in questo momento non è con noi».


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