Italbasket, tutti in piedi per Gigi Datome. Caruso e Woldetensae fuori dai 12 per i Mondiali

Serata speciale a Ravenna. L'Italia batte Portorico

Lunedì 14 Agosto 2023 di Marino Petrelli
Italbasket, tutti in piedi per Gigi Datome. Caruso e Woldetensae fuori dai 12 per i Mondiali

RAVENNA - La prima volta non si scorda mai, ma in questo caso anche l’ultima. L’ultima partita che Gigi Datome gioca sul suolo italico con la nazionale, prima di volare a Manila per i Mondiali che scattano il 25 agosto e poi chiudere una carriera sul campo ricca di vittorie e soddisfazioni. Vince l’Italia 98-65, Gigione segna cinque punti giocando una decina di minuti in tutto, ma poco importa. I 4 mila e oltre del Pala De Andrè, a Ravenna, sono tutti per il capitano: alzano uno striscione ("Come Dante, il tuo cammino azzurro termina a Ravenna"), fanno la coreografia con i cartoncini dallo sfondo azzurro con la scritta in bianco "Datome 70", gridano il suo nome ogni volta, tante volte, che lo speaker chiede la voce del pubblico presente. A 80 secondi dalla fine l’uscita dal campo, l’abbraccio dei compagni, la standing ovation. Insomma, la festa come era stata immaginata, dispiace soltanto che a fine partita coach Pozzecco annunci che gli ultimi due tagli sono Thomas Woldetensae e Guglielmo Caruso.

Per loro l’estate azzurra finisce qui, ma avranno altre occasioni. 

Questa è nazionale dei Procida e degli Spagnolo, rispettivamente 16 e 15 punti realizzati, è la nazionale di Momo Diouf che segna nove punti, lotta, sbuffa e sgomita sotto canestro come un veterano, è l’azzurro di Luca Severini, forse partito in seconda fila nelle scelte dell'allenatore, ma che si è saputo conquistare i Mondiali a suon di prestazioni convincenti. Poi, ovviamente, è la nazionale dei big, Datome, Melli, Ricci, Polonara e ancora una volta Fontecchio, ieri miglior marcatore. A Manila ci vanno anche Spissu e Pajola, due play che si compensano e Tonut che sembra aver riacquistato quella fiducia, anche realizzativa, che sembrava avesse smarrito negli ultimi mesi all’Olimpia Milano. 

Con la vittoria di ieri sera, l’Italia completa un percorso netto nelle amichevoli giocate fino adesso: 5 vittorie in altrettante partite. Il viatico fa ben sperare, anche se si tratta pur sempre di partite senza i “due punti in palio”. Dopo il primo successo contro la Turchia, molto sofferto e arrivato dopo un tempo supplementare, la squadra azzurra si è sciolta nella finale della Trentino Cup dominando la Cina e conquistando poi anche il Trofeo dell’Acropoli grazie ai successi contro la Serbia e i padroni di casa della Grecia. Due partite solide, con gli avversari tenuti a punteggi bassi, con scelte in attacco quasi sempre appropriate. Contro Portorico, la partita dura cinque minuti, il tempo di prendere le misure, chiudere avanti di nove il primo periodo, dilagare nel terzo e non subire più nulla in difesa fino alla fine. Il 17 agosto la partenza per l’Asia, una sosta in Cina, a Shenzen, due amichevoli, il 20 contro il Brasile, il 21 contro la Nuova Zelanda, quindi a Manila. Ci attende un girone con Angola, Filippine e Repubblica Dominicana: c’è bisogno di tre vittorie per andare alla seconda fase con una base solida. 

UNDER 16 ARGENTO DIETRO LA SPAGNA - Sfuma invece il sogno azzurro del titolo europeo Under 16. Gli azzurri di coach Mangone esono sconfitti dalla Spagna 77-68, giocando però alla pari per quasi 38 minuti. Dopo un primo tempo di difficoltà chiuso sotto 41-32, gli azzurrini rientrano dal meno 12 e sorpassano fino al +5 (63-58). Un parziale da 19-5 negli ultimi tre minuti e mezzo permette alla Spagna di prendere il largo e vincere la manifestazione. Tanti i motivi di soddisfazione per la squadra azzurra: un argento che mancava dal 1991 Ultima medaglia di categoria il bronzo del 2019), la qualificazione ai Mondiali Under 17 del prossimo anno, la conferma di giovani già forti come Perez, inserito nel miglior quintetto dell’Europeo, e Garavaglia, 19 punti e 8 rimbalzi in finale. In un’estate avara di soddisfazioni a livello juniores, sia nel maschile che nel femminile, questa medaglia è un faro da cui ripartire. 

Ultimo aggiornamento: 10:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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