Dario Fo, il figlio Jacopo: lui e mia madre non hanno mai piegato la testa

Sabato 15 Ottobre 2016
Dario Fo, il figlio Jacopo: lui e mia madre non hanno mai piegato la testa
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«Nonostante quello che hanno fatto loro, non hanno mai piegato la testa». È stato uno dei passaggio più toccanti del ricordo di Dario Fo e della madre Franca Rame fatto da figlio Jacopo oggi al funerale laico in piazza Duomo a Milano. La gente in piazza ha applaudito in modo caloroso.

«In scena c'era la loro vita, non era la semplice capacità istrionica. La gente amava Dario e Franca per questo, non perché erano bravi attori, ma perché hanno visto qualcuno che c'era veramente», ha continuato. «Chi ha colpito i miei genitori ha perso: hanno fatto una vita straordinaria, hanno ricevuto tanto amore». 

«Nella camera ardente ho salutato tutte le persone che venivano, fino a quando ce l'ho fatta - ha aggiunto - mi dicevano "tuo padre ha fatto questo per me"». «Erano persone che avevano bisogno di essere ascoltate - ha proseguito - lui era capace di stare ore ad ascoltare una persona che vedeva il nero del mondo». 

«Può succedere che la gente senza potere, che non ha nulla da perdere, il potere possa prenderlo», sono state ancora le sue parole ricordando l'insegnamento del padre e della madre.

«Mio padre ha chiesto che fosse suonata questa canzone, "Stringimi forte i polsi dentro le mani tue", scritta per mia madre. Noi siamo comunisti e atei però mio padre non ha smesso di parlare con mia madre e di chiederle consiglio, per cui siamo anche un pò animisti, perché non è credibile che uno muore veremante. Si fa per dire - ha poi sostenuto Jacopo Fo parlando con la voce rotta dalla commozione -. Sono sicuro che adesso sono lì insieme», ha proseguito. E ricordando il messaggio di «un padre e amico che ha perso recentemente un figlio piccolo», ha aggiunto «mi piace pensare che adesso sono lì con lui». 

Jacopo Fo ha concluso il suo intervento in ricordo del padre Dario a pugno chiuso dicendo: «Grazie compagni, grazie».


 
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