Teatro. Quando Dario Fo fece ridere San Francesco

Domenica 21 Agosto 2022 di Nicola Astolfi
L'attore Mario Pirovano porta in scena Dario Fo

SAN MARTINO DI VENEZZE (ROVIGO) - La magia del teatro arriva a San Martino di Venezze mercoledì con lo spettacolo “Lu Santo jullare Francesco” di Dario Fo e Franca Rame, nell’allestimento della Compagnia teatrale Fo Rame con protagonista Mario Pirovano. Appuntamento alle 21 nella chiesa parrocchiale: l’ingresso è gratuito. “Lu Santo jullare Francesco” nasce dalle ricerche di Dario Fo ed è un memorabile lavoro sulla vita di San Francesco. Il premio Nobel per la letteratura 1997 seppe tracciare in questa opera un ritratto inedito del più straordinario innovatore del pensiero cristiano, che continua a parlare dei grandi temi che attraversano la società. Mario Pirovano - secondo l’insindacabile giudizio che ne diede lo stesso Dario Fo - «è un autodidatta di grandi qualità espressive.

Per anni è stato ad ascoltare le mie esibizioni, ha seguito le lezioni e le dimostrazioni che davo ai giovani attori. Alla fine ha assimilato come un’idrovora tutti i trucchi e la sapienza del mestiere, al punto da poter arrivare ad esibirsi da solo con grande successo». 


TESTIMONE ED EREDE
Pirovano incontrò Dario Fo e Franca Rame a Londra nel 1983, e nello stesso anno entrò a far parte della loro compagnia teatrale. Si trovò così nella posizione privilegiata dell’artista che apprende direttamente il mestiere, come in una bottega del Rinascimento: dalla scrittura dei testi alla prima lettura con gli attori, alle prove sul palcoscenico, ai cambiamenti dell’opera nel suo divenire. Nel 1991 Pirovano arrivò a esibirsi lui stesso con il “Mistero buffo” e nel corso degli anni, sul modello di Fo, ha portato avanti la tradizione degli antichi narratori e giullari che si servono solo di voce e gesto per conquistare il pubblico. Ha così messo in scena in Italia ed Europa, America, Asia, Africa e Australia, alcuni dei monologhi più famosi di Dario Fo, anche in inglese e in spagnolo: oltre al classico “Mistero buffo”, ha rappresentato “Johan Padan a la descoverta de le Americhe”, “Lu Santo jullare Francesco”, “Il magnifico Ruzzante” e anche “Vorrei morire anche stasera se dovessi sapere che non è servito a niente”. 
“Lu Santo jullare Francesco” è un monologo in cui prende vita un’intera serie di personaggi dell’Italia medievale: papi e cardinali, soldati sui campi di battaglia, contadini e venditori al mercato, monaci e cavapietre. Realtà storica e tradizione popolare si intrecciano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita di Francesco. Lavorando su leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi 50 anni, in questo testo Fo ha elaborato un’immagine non agiografica di San Francesco: lui stesso si definiva “jullare di Dio”, negli anni in cui l’imperatore Federico II promulgò un editto contro gli “joculatores”, che considerava alla stregua di buffoni. Nel testo di Fo, dunque, si ritrovano temi come la pace e la guerra, amore per la natura e spirito di fratellanza tra gli uomini, ricchezza e umiltà: temi di ieri e oggi, in uno spettacolo che diverte, commuove e provoca.

Ultimo aggiornamento: 08:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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