Udine, 12 ott - "La diversificazione delle fonti energetiche è
un vantaggio strategico per l'Italia e l'esperienza del Friuli
Venezia Giulia con il progetto North adriatic hydrogen valley
(Nahv) assieme a Slovenia e Croazia si muove in quest'ottica. Abbiamo costruito la prima valle dell'idrogeno transfrontaliera
nell'ambito del programma Horizon Europe: una scelta lungimirante
di crescita sostenibile a livello transnazionale all'interno di
una visione di sviluppo. Ã necessario accelerare la transizione
energetica: ci sono i fondi, c'è la ricerca e ci sono i progetti. Ora si tratta di lavorare in maniera trasversale. Le politiche
pubbliche e industriali creano il mercato, dobbiamo quindi essere
veloci a costruire la filiera che non tenga conto solo di
politiche energetiche e ambientali ma sia al centro delle
politiche sociali economiche e di politica estera". Lo ha indicato oggi a Bologna l'assessore regionale al Lavoro,
formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia, Alessia
Rosolen, partecipando al convegno "Hydrogen valley e territori",
all'interno dell'Hydrogen energy summit & Expo (Hese),
l'iniziativa dedicata alle nuove tecnologie per la produzione, il
trasporto e lo stoccaggio dell'idrogeno, durante la quale
esponenti delle istituzioni e operatori del settore hanno fatto
il punto della situazione approfondendo opportunità e orizzonti
dei progetti in essere. Le attività di Nahv iniziate lo scorso 1 settembre per una durata
complessiva di 72 mesi, come ha riferito Rosolen, saranno
incentrate sullo sviluppo di 17 progetti pilota nei tre territori.
"Il contratto di cofinanziamento europeo di 25 milioni di euro -
ha precisato ancora Rosolen - è stato sottoscritto lo scorso
agosto e genererà per investimenti altri 375 mln di euro con un
obiettivo: produrre 5.000 tonnellate l'anno a fine progetto e
l'autoproduzione (il 20% della produzione) sarà oggetto di scambi
transfrontalieri. Ã un dato di costruzione di sistema e di
realizzazione reale della valle dell'idrogeno". La rapidità con cui evolve la transizione energetica richiede
anche la necessità di coinvolgere in questo percorso i
destinatari: "Ed è stato uno dei primi obiettivi della Regione
Fvg che ha commissionato a Swg, per sondare l'opinione di
cittadini e imprese, un sondaggio ad inizio anno sull'utilizzo
dell'idrogeno. Il sondaggio ha messo in evidenza aspetti di forza
e debolezza del territorio - ha indicato l'esponente regionale -
rilevando come le aziende siano più refrattarie ai percorsi
innovativi rispetto ai cittadini che mostrano invece una
coscienza collettiva più avanzata sulla Valle dell'idrogeno".
"Abbiamo lavorato in modo coordinato partendo dal sistema della
ricerca e destinando diverse risorse (Pnrr, progetti europei,
fondi regionali) per costruire le basi di una Valle dell'idrogeno
su scala transnazionale accelerando il processo di transizione
energetica", ha dichiarato in chiusura Rosolen ricordando le
ulteriori misure in atto. Su tutte, i 24 milioni di euro
stanziati complessivamente in assestamento per la Valle
dell'idrogeno: 10 milioni per integrare il contributo nazionale
che sarà destinato al Friuli Venezia Giulia per la realizzazione
del "progetto bandiera idrogeno" all'interno del Pnrr; altri 14
milioni per la riconversione di aree industriali dismesse
attraverso la creazione di centri di produzione di idrogeno,
prodotto utilizzando unicamente fonti di energia rinnovabili. ARC/LP/pph
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